Domani la riunione. L'Italia chiede di estendere l'attuazione dei fondi oltre il 2026 ma serve unanimità

Finisce a Bruxelles sul tavolo dell’Ecofin di domani la  maxi-truffa da 600 milioni scovata in Italia sui fondi del Pnrr .”Sono cose che possono accadere, sono già accadute in passato e accadranno anche in futuro. E’ proprio questo il pericolo che forse verrà affrontato durante la riunione. Magari verrà sollevato dal ministro italiano o da altri ministri, quindi so che è molto probabile”. Lo afferma un alto funzionario Ue in vista della riunione dell’Ecofin di domani, rispondendo a una domanda sulla frode scovata in Italia. “Abbiamo tutte le garanzie, precauzioni e tutti i tipi di trucchi e meccanismi di audit per evitarlo, ma penso che ci sia sempre un pericolo. Pensiamo che il pericolo sia minimo ma questo farà sicuramente parte degli scambi tra i ministri”, ha precisato. 

Pnrr, Italia chiede estensione oltre 2026 ma serve unanimità

La richiesta di estendere l’attuazione del Pnrr oltre il 2026 “non so se sia una posizione ufficiale, ma la menzionano spesso i politici italiani. Ci sono anche altri ministri dell’Unione Europea che sono molto favorevoli al prolungamento dei progetti. Quindi è una questione oggetto di dibattito e discussione ma per questo tipo di questioni è necessaria l’unanimità, perché è legata ai meccanismi di finanziamento del Quadro finanziario pluriennale che vengono adottati all’unanimità”. Lo afferma un alto funzionario Ue in vista della riunione dell’Ecofin di domani. “Quindi può volerci del tempo prima di avere una linea comune dei 27 su questo tema, ma è uno degli elementi del dibattito. Sono sicuro che sia tipico della revisione di medio termine che abbiamo previsto domani, ma siamo ben lungi dall’avere una richiesta unanime, sia per prolungarla che per bloccarla”, spiega.

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