Sulle schede elettorali è possibile scrivere soltanto il nome di battesimo del candidato, senza che questo invalidi il voto. Secondo quanto espresso dalle norme vigenti, alle quali fanno riferimento fonti del ministero dell’Interno, infatti, il voto attribuito risulta valido anche “utilizzando espressioni identificative quali diminutivi o soprannomi, comunicate in precedenza agli elettori, in quanto modalità di espressione della preferenza che può essere usata da qualunque elettore”. Non vi è dunque nessun impedimento alla possibilità di scrivere soltanto ‘Giorgia’ sulla scheda elettorale, per votare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alle prossime Europee.
Da quanto apprende LaPresse a Bruxelles, nella maggior parte dei paesi Ue non c’è il fenomeno delle candidature ‘civetta’ dei leader alle Europee, dando per scontato che non accetteranno il seggio una volta eletti. Oltre all’Italia, al momento solo in Croazia il primo ministro Andrej Plenkovic è candidato capolista per le Europee con il suo partito Unione democratica croata (Hdz), afferente al Ppe. In Bulgaria le liste non sono ancora chiuse, ma si va verso la candidatura del presidente del Movimento per i Diritti e le Libertà (sostenuto dalla minoranza turca) Delyan Peevski, che probabilmente sarà di nuovo capolista (come fece nel 2014, ma non prese posto in Parlamento). In tutti gli altri paesi attualmente non si registra un fenomeno simile.
In Italia finora si sono candidati la premier e leader di FdI Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, la segretaria del Pd Elly Schlein, e il leader di Azione Carlo Calenda. In Croazia, dove Plenkovic è premier uscente ma forte della vittoria del suo partito alle legislative del 17 aprile spera in una riconferma, ci sono state polemiche per la sua scelta di correre alle Europee. “È incredibile che qualcuno che afferma di voler ancora diventare primo ministro sia in testa alla lista dei candidati del suo partito per le elezioni Europee”, ha detto il sindaco di Zagabria e coordinatore del partito verde-sinistra Mozemo, Tomislav Tomasevic.