Lo riporta l'Istat. Rallenta al +2% il carrello della spesa
Resta stabile a maggio l’inflazione in Italia: secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,8% su base annua e dello 0,2% mese su mese, come ad aprile. La stabilità dell’inflazione, spiega l’istituto di statistica, sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento a livello tendenziale (vale a dire anno su anno, ndr) risultano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +2,5% a +2,1%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,7% a +2,4%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,8% a +2,6%); per contro, si attenua la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -13,9% a -13,5%) e regolamentati (da -1,3% a una variazione tendenziale nulla) e accelerano lievemente quelli dei Beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +2,3%). Nel mese di maggio, l’”Inflazione di fondo“, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera così come quella al netto dei soli beni energetici (entrambe da +2,1% a +2,0%). La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione leggermente più ampia (da -0,6% a -0,8%) e quella dei servizi è in lieve decelerazione (da +2,9% a +2,7%), lasciando invariato il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (a +3,5 punti percentuali).
Le variazioni mese su mese
L’aumento congiunturale (mese su mese, ndr) dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+1,5%), dei Beni energetici regolamentati (+1,2%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,0%). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,1%) e dei Beni durevoli (-0,3%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,8% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta di 0,2% su base mensile e dello 0,8% su base annua (da +0,9% del mese precedente).
Carrello della spesa rallenta al +2%
L’Istat ha reso noto anche che a maggio i prezzi per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto carrello della spesa) sono rallentati su base tendenziale dal +2,3% al +2,0%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto restano stabili al +2,6%.
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