Conti pubblici, Upb: “Serve individuare coperture per manovra”

Giorgetti: "Consapevoli che ora serve responsabilità"

Serviranno 30-32 miliardi al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per mettere a punto la prossima manovra di bilancio, in autunno, mantenendo l’impegno a rifinanziare alcune misure già in essere quest’anno. Secondo quanto emerge dal rapporto annuale dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio infatti la conferma nel 2025 di alcuni degli interventi finanziati solo per l’anno in corso dall’ultima manovra di bilancio impatterebbe sull’indebitamento netto per circa 18 miliardi, che potrebbero arrivare a 20 inserendo alcune voci delle cosiddette politiche invariate, come la spesa del prossimo triennio per i dipendenti pubblici.

A questa cifra va aggiunto lo sforzo fiscale per la correzione dei conti dello 0,5%-0,6% l’anno che l’Ue chiederà all’Italia nei prossimi giorni aprendo la procedura per deficit eccessivo, e che si traduce in 10-12 miliardi di euro. Il governo, spiega l’Ufficio parlamentare di bilancio, ha rinviato la predisposizione del quadro programmatico alla presentazione del Piano strutturale di bilancio di medio termine (PSB) che dovrebbe avvenire entro il 20 settembre.

“Qualora nel PSB venissero confermati obiettivi in linea con le attuali previsioni a legislazione vigente sarà necessario individuare nella prossima manovra di bilancio idonee coperture per le politiche invariate che si deciderà di attuare e per eventuali nuovi interventi”, si legge. “Nel DEF, si afferma che verrà data priorità al rifinanziamento del taglio del cuneo fiscale sul lavoro – viene evidenziato – A riguardo, dovrà essere chiarito se si intende rendere la misura strutturale individuando corrispondenti risorse di copertura”.

Fisco, Upb: “Drenaggio azzera effetti positivi tagli Irpef”

Nel decennio gran parte degli sgravi Irpef sono stati annullati dal drenaggio fiscale, un effetto particolarmente evidente per lavoratori dipendenti. E’ quanto rileva l’Upb nel suo rapporto annuale. “Per un lavoratore dipendente senza carichi familiari emerge che le riforme hanno determinato una riduzione dell’aliquota media lungo tutta la distribuzione del reddito. Tuttavia, se si considera anche l’effetto del drenaggio fiscale, l’aliquota media aumenta per quasi tutti i livelli di reddito (solo per un breve intervallo di redditi immediatamente superiori a 30.000 euro si registra una riduzione dell’aliquota media che raggiunge il punto di aliquota)”, si legge.

“L’effetto negativo del drenaggio fiscale nei dieci anni considerati più che compensa l’effetto positivo determinato dalle modifiche normative – si legge – Per un lavoratore dipendente senza carichi familiari le riforme hanno determinato, lungo tutta la distribuzione del reddito e rispetto alla normativa vigente nel 2014, una riduzione dell’aliquota media effettiva pari a circa mezzo punto percentuale per i redditi bassi, più marcata per i redditi superiori a 24.000 euro e pari a pochi centesimi di punto per i redditi elevati. Tuttavia, se si tiene conto della perdita di potere di acquisto per effetto dell’inflazione, le aliquote medie risultano generalmente superiori a quelle che si pagavano nel 2014″.

Conti pubblici, Cavallari (Upb): “Debito è vulnerabilità”

“La politica di bilancio italiana ha di fronte un percorso di risanamento volto a ridurre il peso di un debito pubblico elevato che costituisce un fattore di vulnerabilità per l’economia del Paese, oltre a sottrarre risorse a impieghi produttivi e socialmente utili. È un percorso ambizioso che limita la possibilità di effettuare interventi in disavanzo, ma che fornisce altresì una opportunità da cogliere”. Così la presidente dell’Ufficio parlamentare di Bilancio, Lilia Cavallari, presentando la relazione annuale Upb. “È l’opportunità – insiste – di disegnare una politica di bilancio che guarda al futuro, alle trasformazioni in atto nell’economia e nella società e sostenga così lo sviluppo delle potenzialità di crescita e di progresso sociale del Paese”.

Giorgetti: “Consapevoli che ora serve responsabilità”

“Il Governo è ben consapevole che, nel contesto in cui ci troviamo, è necessario mantenere un approccio responsabile nella programmazione e nella gestione della politica di bilancio. Una linea, questa, che abbiamo tenuto, con una coerenza che i nostri partner in Europa e i mercati ci riconoscono, sin dal nostro insediamento”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento alla presentazione del rapporto di Upb alla Camera.

Giorgetti: “Dati Upb mostrano nostro approccio corretto”

Nel Def dello scorso aprile, nel delineare il quadro macroeconomico tendenziale dell’economia italiana, il govermo “ha considerato i rischi connessi al complesso contesto geopolitico, con le loro possibili ripercussioni, improntando le previsioni a principi di prudenza”. E così “l’esito degli esercizi di validazione condotti dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, che certificano l’attendibilità delle proiezioni macroeconomiche ufficiali, testimonia la correttezza dell’approccio che abbiamo deciso di seguire”, ha aggiunto Giorgetti.

Giorgetti: “Ora più selettivi, finito il tempo del fondo perduto”

“Nei prossimi anni, la politica di bilancio non potrà che essere improntata al principio della selettività. È finito il tempo del finanziamento pubblico a fondo perduto senza riuscire ad assicurare la messa a terra delle opere. Serve, una volta per tutte, dotarsi distrutture per fissare le priorità, dare i target massimi di crescita della spesa e definire gli strumenti più idonei di finanziamento”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento alla presentazione del rapporto di Upb alla Camera.

Gentiloni: “Per Italia partita è tra bilancio prudente e investimenti”

“Per l’Italia la partita si gioca su due fronti: da un lato la necessità di politiche di bilancio prudenti, indispensabili per un Paese con il nostro deficit e il nostro debito, dall’altro deve continuare con investimenti pubblici per sostenere la crescita. Le nuove regole aiuteranno a realizzare un migliore equilibrio tra questi obiettivi e per l’Italia sono certamente migliorativi” rispetto a prima. Così il Commissario europeo Paolo Gentiloni in un videomessaggio inviato in occasione della relazione annuale dell’Upb, presentata al Senato.

Gentiloni: “Su piani spesa Italia conti su sostegno Commissione”

“Da qui all’autunno ci sarà moltissimo lavoro da fare, per la preparazione dei piani pluriennali di spesa. L’Italia potrà contare sul sostengo delle Commissione e sulla collaborazione eccellente che si è costruita in questi anni con tutti i governi sul Pnrr”. Così il Commissario europeo Paolo Gentiloni in un videomessaggio inviato in occasione della relazione annuale dell’Upb, presentata al Senato. 

Patto stabilità, Gentiloni: “Tra mille incognite Europa volta pagina”

“Tra mille incognite e dopo anni difficili, l’economia europea volta pagina, anche grazie alle nuove regole di bilancio”. Così il Commissario europeo Paolo Gentiloni in un videomessaggio inviato in occasione della relazione annuale dell’Upb, presentata al Senato, spiegando che il nuovo Patto di Stabilità “rafforza gli investimenti pubblici e le riforme e definisce un percorso credibile di riduzione del debito” facendo sì che i singoli Stati possano avere “autonome politiche di bilancio in un quadro comune”.