La presidente della Banca centrale europea: "Abbiamo registrato un'inflazione al 2,5%, più bassa rispetto al mese scorso, ma riteniamo che il percorso sarà ancora accidentato fino alla fine del 2024"

Sì alla disinflazione ma no a un percorso predeterminato sui tagli. Lo ha fatto sapere la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde. “Quello che posso dire oggi è che siamo molto avanti nel processo di disinflazione”, ma quello dei tassi di interesse “non è un processo lineare. Abbiamo detto dopo il taglio a giugno che quello che abbiamo intrapreso non è un percorso prestabilito, ma un passo che sarebbe stato seguito da un’ulteriore revisione dei dati per comprendere dove sarebbe stata la nostra funzione di reazione”, ha detto Lagarde intervenendo al Forum della Bce a Sintra, in Portogallo. 

“Abbiamo registrato un’inflazione al 2,5%, più bassa rispetto al mese scorso, ma riteniamo che il percorso sarà ancora accidentato fino alla fine del 2024. L’inflazione sui servizi, al contrario, è rimasta al 4,1%. Stiamo attenti a queste componenti, per capire se questo numero è causato da cambiamenti nei comportamenti o da effetti ritardati”, ha spiegato la numero uno della Bce, aggiungendo che “non è necessario avere l’inflazione dei servizi al 2%”.

Lagarde sulle elezioni in Francia: “Nostro mandato è stabilità finanziaria”

“Non commento la situazione politica di nessuno degli stati membri, in particolare durante le elezioni. Ma la Banca Centrale Europea deve fare quello che deve fare. Il nostro mandato è la stabilità dei prezzi che si basa sulla stabilità finanziaria”. Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde, intervenendo al Forum della Bce a Sintra, in risposta ad una domanda sulle elezioni francesi e le possibili ripercussioni sui mercati. “Monitoriamo e siamo attenti a questo perché fa parte del nostro lavoro e continueremo a farlo”, ha detto ancora Lagarde. 

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