Il presidente Maoddi: "Risultati straordinari”

Il Pecorino Romano non conosce battute d’arresto sul mercato nazionale e internazionale delle DOP: nella campagna 2022-2023 la produzione si è attestata a 366mila quintali, in aumento del 12,4% rispetto alla precedente, e il valore annuale medio delle vendite è stato pari a 13,48 euro al chilo, in incremento rispetto al 2022 di oltre il 16%. Un elemento, questo del prezzo, che ha portato grande giovamento all’intera filiera. Un prodotto in piena salute, dunque, che in Sardegna spinge il comparto dell’agroalimentare con circa 500 milioni di fatturato annuo alla produzione e che resta un punto di riferimento fondamentale nel settore del formaggio ovino nelle altre due zone di produzione, il Lazio e la provincia di Grosseto.

“Abbiamo raggiunto risultati straordinari grazie all’impegno di tutti i soci che quotidianamente lavorano per far crescere il prodotto, migliorarlo e renderlo appetibile su mercati sempre diversi”, dice il presidente del Consorzio di tutela, Gianni Maoddi all’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio annuale del Consorzio di tutela. “Il Pecorino Romano è un formaggio unico, esclusivo, fortemente caratterizzato e che nel tempo è riuscito a garantire il rispetto rigoroso della tradizione e allo stesso tempo una grande attenzione all’innovazione, per fornire ai consumatori un prodotto genuino e capace di soddisfare aspettative e gusti in tutto il mondo”. Il Pecorino Romano ha confermato anche durante la stagione 2022-23 la forte propensione all’export, con il 70% della produzione destinata ai mercati internazionali. In particolare, il 40% del prodotto esportato arriva nel mercato degli Stati Uniti, solidamente al comando. Il 18% va nel mercato dell’Unione Europea, il 3% in quello del Canada, il 2% in Giappone e il restante 7% è distribuito fra i diversi mercati esteri extra europei. Fra le altre attività, la modifica in corso al disciplinare di produzione, la vigilanza, la sostenibilità, i progetti internazionali con 15 milioni di euro investiti negli ultimi 8 anni, da Chizu in Giappone a Pekorase in Germania, da Pr on Top negli Usa a Task Eu in Svizzera e Regno Unito, fino agli ultimi due, Empir Eu sempre in Germania e Kyoi ancora in Giappone. “La tematica della sostenibilità ci sta particolarmente a cuore ed è ormai diventata pregnante in tutte le iniziative di sviluppo delle indicazioni geografiche. Per questo l’impegno del Consorzio in questa direzione è totale e costante, con iniziative e progetti che hanno nel rispetto dell’ambiente un presupposto irrinunciabile”, sottolinea il direttore del Consorzio, Riccardo Pastore.

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