Ora si attende il prossimo tavolo, fissato per il 15 luglio, mentre dal giorno successivo partiranno le assemblee con i lavoratori

Benetton propone contratti di solidarietà fino al 40% per i dipendenti ma i sindacati rispediscono l’offerta al mittente. Ora si attende il prossimo tavolo, fissato per il 15 luglio, mentre dal giorno successivo partiranno le assemblee con i lavoratori. A riferirlo sono le stesse sigle – Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec – illustrando l’esito dell’incontro con la direzione aziendale svoltosi martedì 2 luglio. Benetton, spiegano, ha espresso la “necessità” di utilizzare “l’ammortizzatore sociale della Solidarietà fino a un limite del 40% individuale per tutti i lavoratori”, esclusi i “reparti dell’Imballo, dei capi piegati dei capi appesi e dell’e-commerce”, a partire da 23 Agosto per un periodo di 6 mesi prorogabile, ragionando però anche su “un accordo di uscite incentivate più ampio”, nel senso di “aprire anche a chi non raggiunge la pensione dei 24 mesi”.

Pollice verso dalle sigle che rigettano un’ipotesi definita “penalizzante”, facendo presente che “nessun piano industriale è stato presentato” e che “non ci sono le condizioni oggi per sviluppare un accordo su queste base”. I sindacati chiedono quindi “l’integrazione della retribuzione al 100% per le eventuali giornate di solidarietà”, dicendosi “disponibili ad una proroga di due mesi per l’accordo di uscite incentivate scaduto a marzo 2024”. Rispetto alle ulteriori comunicazioni dell’azienda – “la chiusura totale degli uffici a Ponzano e Castrette per tutti i venerdì a partire dal 12 luglio fino al 3 agosto” e lo spostamento di un giorno della chiusura aziendale, che “quindi sarà dal 9 al 22 agosto” – le sigle si limitano a prenderne atto. 

Solidarietà per salvaguardia posti lavoro, no licenziamenti 

Tutelare i posti di lavoro è per il gruppo Benetton l’obiettivo alla base della proposta di ricorso ai contratti di solidarietà. È quanto si sottolinea da fonti vicino alla azienda. Il ricorso ai contratti di solidarietà non è nuovo nella storia di Benetton Group. Nel 2022 ha coinvolto ad esempio 756 lavoratori su 900 assoggettabili, ben oltre il 50%. Il 20 giugno scorso, a due giorni dal suo arrivo in azienda come amministratore delegato, Claudio Sforza ha voluto subito dare un segnale di attenzione verso i lavoratori decidendo di incontrare tutte le sigle sindacali presenti in azienda ed ha concordato con loro l’utilizzo dell’istituto della solidarietà proprio allo scopo di tutelare i livelli occupazionali.

Sforza, subito dopo quell’incontro aveva poi scritto un post sul suo profilo Linkedin spiegando che “nonostante le difficoltà attuali, non ci saranno licenziamenti. Dovendo correlare le risorse umane all’attuale volume d’affari dell’azienda, si utilizzeranno gli ammortizzatori sociali consueti”. Il Gruppo Benetton ha proposto contratti di solidarietà fino al 40% per i dipendenti, in queste ore, proposta che i sindacati hanno respinto. Incontri fra le parti sono previsti nei prossimi giorni.

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