Ok dell’Ue alle nozze tra Ita e Lufthansa, ma con condizioni. La Commissione europea ha approvato mercoledì 3 luglio la proposta di acquisizione del 41% di Ita Airways da parte della compagnia di bandiera tedesca per 325 milioni di euro. L’approvazione è subordinata al pieno rispetto dei rimedi offerti da Lufthansa e dal Ministero dell’economia e delle finanze italiano, azionista unico di Ita, per superare le preoccupazioni dell’Euroesecutivo in materia di concorrenza: tra questi, mettere a disposizione risorse a compagnie rivali per migliorare la loro competitività sugli scali di Roma e Milano e cedere alcuni slot all’aeroporto di Milano Linate. La decisione odierna – scrive l’Esecutivo Ue – fa seguito a un’indagine approfondita sulla transazione proposta, incluso l’invio di una comunicazione degli addebiti.
Secondo quanto scrive la Commissione in una nota, “Lufthansa e ITA gestiscono un’ampia rete di rotte dai rispettivi hub in Austria, Belgio, Germania, Svizzera e Italia. Le loro operazioni sono in larga misura complementari in quanto operano da hub diversi rispettivamente nell’Europa centrale e in Italia. Lufthansa ha joint venture con United Airlines e Air Canada per le rotte transatlantiche e con All Nippon Airways per le rotte verso il Giappone. Sebbene ITA stia ottenendo buoni risultati oggi, la sostenibilità a lungo termine di ITA come vettore autonomo sarebbe rimasta altamente incerta in assenza della transazione”. Durante la sua approfondita indagine, la Commissione ha raccolto ampie informazioni e feedback dai partecipanti al mercato e da altre parti interessate, tra cui compagnie aeree rivali, aeroporti, clienti aziendali, associazioni di consumatori e passeggeri, nonché da singoli consumatori che si sono rivolti alla Commissione.
A seguito della sua indagine di mercato, la Commissione ha espresso preoccupazioni sul fatto che la transazione, come inizialmente notificata, avrebbe:
Per rispondere alle preoccupazioni della Commissione in materia di concorrenza, Lufthansa e il Mef hanno presentato un pacchetto di rimedi, riferisce la Commissione europea.
In base agli impegni, Lufthansa e il MEF possono implementare la transazione solo dopo l’approvazione da parte della Commissione di soggetti che adottano il rimedio idoneo per ciascuno degli impegni a corto raggio, a lungo raggio e relativi a Milano Linate. La Commissione valuterà l’idoneità dei soggetti che adottano il rimedio nel contesto di una procedura di approvazione separata dell’acquirente. Questi impegni affrontano pienamente le preoccupazioni identificate dalla Commissione. Pertanto, la Commissione ha concluso che la transazione, come modificata dagli impegni, non solleverebbe più preoccupazioni in materia di concorrenza. La decisione è subordinata al pieno rispetto degli impegni. Sotto la supervisione della Commissione, un fiduciario indipendente monitorerà la loro attuazione.
“Oggi chiudiamo positivamente una annosa, storica, vicenda, quella di Alitalia e poi Ita, che per 40 anni ha contraddistinto il dibattito anche nella pubblica opinione. Questa conclusione è un successo per questo governo, che ha risolto il problema, ma anche per tutto il Paese”, ha commentato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa. Una soluzione appunto “positiva” che “avviene con Lufthansa, cioè un operatore che ci conforta sulla possibilità di sviluppare il traffico aereo da e per l’Italia“, ha sottolineato il ministro, osservando che nonostante il “percorso travagliato e difficile“, a distanza di un anno dall’incontro avvenuto sempre in via XX Settembre con l’Ad tedesco Carsten Spohr, l’operazione è un “grande successo italiano ed europeo“.