Percentuale salita dall’8% al 18%. In crescita anche gli investimenti qualificati come sostenibili

Forte crescita delle criptovalute tra le famiglie italiane. Tra il 2022 e il 2024 la percentuale degli intervistati che dichiara di avere criptovalute in portafoglio è più che raddoppiata, passando dall’8% al 18%, anche se la scelta non sempre è associata ad un’effettiva conoscenza delle caratteristiche di questo tipo di asset digitale. In crescita anche gli investimenti qualificati come sostenibili, presenti nel 2024 nel salvadanaio del 20% degli intervistati contro l’11% del 2022. È quanto emerge dall’ultimo Rapporto della Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane.

Lo studio mette in luce, inoltre, che il decisore finanziario è di regola il membro della famiglia che percepisce il reddito più alto ed è anche il principale responsabile della gestione delle finanze. Nel 78% dei casi è un uomo di età media di 51 anni. “Si conferma, dunque – viene riferito nel rapporto -, il consolidato divario di genere che caratterizza il contesto italiano con riferimento non solo ad aspetti retributivi ma anche sociali e culturali”. L’obiettivo prioritario nelle scelte di investimento è la protezione del capitale (81%) a fronte di un 55% di intervistati che si prefigge, invece, la crescita del capitale. 

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