Il titolare di uno stabilimento a Ostia: "Difendiamo il nostro lavoro con i denti"

“Noi difendiamo il nostro lavoro con i denti che faccio me ne vado da un’altra parte a suicidarmi?”. Maurizio Pasqualoni, titolare dello stabilimento “La Conchiglia” a Ostia non ci sta a passare da abusivo ed evasore e rivendica piuttosto l’impegno che lui e la sua famiglia hanno messo nella gestione del lido romano da più di quaranta anni. Una rivendicazione che venerdì si esprime in uno sciopero di due ore con la chiusura degli ombrelloni dalle 7,30 alle 9,30 del mattino.

“E’ un gesto simbolico per ora – spiega Maurizio – per sensibilizzare le persone. Vogliono mettere tutto a bando? Lo facessero, io non pretendo di vincere ma non posso andarmene così senza alcun indennizzo, senza aver visto riconosciuto tutto il mio lavoro, quello di mio padre e di mio nonno. Siamo qui dagli anni sessanta, non c’era nulla”. “Sui canoni si sono dette tante cose ma nessuno considera che sugli stabilimenti noi paghiamo l’Imu, la Tari, ogni anno anche d’inverno dobbiamo risistemare manutenere tutte le strutture che abbiamo costruito – prosegue il titolare de ‘La Conchiglia’ -. Questo governo ci ha accarezzato, ci ha illuso parlando di indennizzi, di regole ma qui non c’è nulla di certo io ho picchi di occupazione anche di quaranta persone, siamo aperti tutto l’anno, in dieci hanno il contratto a tempo indeterminato. Cosa gli dico a queste famiglie, a queste persone?”, è la domanda di Pasqualoni.

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