L’evento si prefigge l’obiettivo di incentivare l’imprenditoria giovanile nella regione

“La Calabria è pronta, le università producono molteplici risultati dalla ricerca e in questo momento stiamo lavorando con grandissimi finanziamenti da parte del PNRR e quindi siamo pronti per aprire le porte non solo alle imprese, ma anche alla nascita di nuova impresa”. Con questo spirito Monica Filice, docente dell’Università della Calabria per l’Area Ricerca Innovazione e Impatto Sociale, commenta a margine il suo intervento nella prima giornata della Summer School ‘Si può già fare’. L’evento, organizzato dall’associazione L’Orodicalabria e patrocinato dalla regione Calabria, dal comune di Belvedere Marittimo e supportato da Confartigianato e Unindustria Calabria, si prefigge l’obiettivo di incentivare l’imprenditoria giovanile calabrese attraverso la costruzione di una rete tra istituzioni, aziende e università. “Non ascoltate i luoghi comuni” è il messaggio che Filice invia ai 22 tra ragazze e ragazzi iscritti all’UNICAL che hanno seguito la sua lezione: “Abbiate fiducia in voi stessi, chiudete gli occhi e lanciatevi”. Le fa eco Enrico Mazza, presidente del CDA di ‘Digitala@b MIA’, che nel suo contributo si è invece dedicato al fattore economico, soffermandosi sulla finanza agevolata: “Si può fare, si può far bene, si può fare in Calabria e nelle regioni del Sud. Siamo nelle aree della ZES unica, dove il legislatore concede tutta una serie di opportunità ed è chiaro che le menti pensanti dei giovani calabresi possono pensare di intraprendere e fare impresa”. Parola d’ordine “determinazione”: “Fare impresa non è facile in tutte le parti del mondo, forse nel Sud è ancora più difficile, tuttavia proprio perché esistono maggiori difficoltà queste belle menti pensanti che hanno delle interessanti capacità devono avere quella giusta determinazione e caparbietà nel prefiggersi degli obiettivi”, perché pur essendo consapevoli dei “tantissimi sacrifici, è altrettanto vero che le soddisfazioni che i nostri ragazzi possono avere nell’intraprendere un’attività di impresa sono completamente diverse da quelle se fossero subordinati”.

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