E si prevedono nuovi cali nei prossimi mesi. Ma resta ancora più conveniente il fisso rispetto al variabile
Effetto raffreddamento della rata dei mutui dopo la sforbiciata ai tassi arrivata dalla Banca centrale europea. Fra le previsioni quella di un risparmio complessivo di oltre 70.000 euro nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro. Il taglio dello 0,25% da parte della Bce determinerà un risparmio, sulle rate delle tipologie di mutuo più diffuse in Italia, compreso tra i 13 e i 30 euro al mese, secondo il Codacons, che stima l’impatto sulle spese di una famiglia che ha accesso un finanziamento a tasso variabile per l’acquisto della prima casa. Per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, il risparmio sulla rata mensile varia tra i 13 e i 27 euro, pari a una minore spesa annua tra -156 e -324 euro – analizza il Codacons – Se il finanziamento ha una durata di 30 anni, il taglio dei tassi dello 0,25% produrrà un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro sulla rata mensile, tra -180 e -360 euro annui. Per un mutuo da 125mila euro a 25 anni, invece, un analogo taglio si traduce in un risparmio di circa 17 euro al mese, con un impatto da 204 euro su base annua. Facile.it prevede rate in calo di 85 euro entro il 2025 e il beneficio per la rata di un mutuo medio variabile italiano sarebbe di circa 18 euro.
Previsti nuovi cali nei prossimi mesi
Secondo le previsioni, le rate continueranno a scendere nei prossimi mesi e, dati alla mano, prendendo l’andamento della rata di un mutuo medio variabile – 126.000 euro in 25 anni al 70%, sottoscritto ad inizio 2022 – la rata, che ad agosto 2024 era pari a 733 euro (ben 277 euro in più rispetto agli iniziali 456 euro), potrebbe scendere a circa 721 euro a settembre per poi calare a 683 euro entro la fine dell’anno e a 634 euro entro giugno 2025. ll calo dei mutui variabili – avverte Facile.it – non è comunque ancora tale da incidere significativamente sull’offerta delle banche e i finanziamenti a tasso fisso continuano ad essere più vantaggiosi.
Resta più vantaggioso il tasso fisso
Per la Federazione autonoma dei bancari (Fabi) i tassi sui mutui sono già diminuiti a una media del 3,44% rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023, e potrebbero calare ancora al 3,20%: una riduzione che – secondo i calcoli della Fabi – comporterà, nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro, un risparmio complessivo di oltre 70.000 euro (-19,3%). Per Mutuionline, la rata variabile continuerà a scendere a circa 730 euro, con un TAEG del 3,79%, generando un risparmio aggiuntivo di 6.000 euro rispetto a settembre 2023. La soluzione più vantaggiosa resta però il mutuo a tasso fisso: attualmente, per un mutuo con gli stessi parametri, il TAN si attesta al 2,63% con una rata di 637 euro, il che comporta un risparmio complessivo di 24.000 euro sugli interessi rispetto alla migliore offerta variabile. Se si opta per un mutuo fisso green, il risparmio è ancora più evidente, anche considerando che le offerte di variabile green sono poche e poco convenienti: con un tan del 2,46% e una rata di 625 euro per il fisso green, si risparmiano circa 37.500 euro di interessi.
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