I dati di Faita Federcamping: più di 71 milioni le notti totali di soggiorno sul territorio

Boom in Italia del turismo open air, vale a dire quello degli spazi naturali e lontani dai contesti urbani, fatto ad esempio di attività come campeggi o viaggi in camper. Nel 2024, secondo uno studio di Faita Federcamping presentato al salone del camper di Parma, se le condizioni meteo continueranno a essere favorevoli si registreranno 11,4 milioni di arrivi (+3,5%) per un totale di 71 milioni di notti di soggiorno sul territorio italiano (+1,3%). La situazione differisce da regione a regione, tuttavia nella maggior parte delle strutture si conferma il trend di crescita già registrato nel 2023, spiega l’associazione di categoria. 

Granzotto (Faita): “Migliori performance nel Nordest”

Le maggiori performance si registrano nel Nordest, ma in tutta Italia sono in atto un’espansione e un’evoluzione in termini qualitativi senza precedenti – conferma Alberto Granzotto, Presidente Faita – risultati che si debbono attribuire agli investimenti realizzati dalle imprese sul piano della sostenibilità ambientale, della digitalizzazione e dell’inclusione. Puntiamo su questi tre aspetti, che rappresenteranno anche il fulcro del primo Forum open air di Faita, evento nazionale che si terrà a Roma i prossimi 28 e 29 ottobre”. Il Salone del Camper di Parma è dedicato al caravanning e al turismo en plein air. La Federazione sarà presente con un proprio stand e animerà alcuni degli incontri previsti.

Il mercato di veicoli ricreazionali

Il mercato generato dagli ospiti dotati di veicoli ricreazionali (roulotte e camper) rappresenta una importante e consistente parte del totale realizzato dalle imprese italiane. L’immatricolato da settembre 2023 a maggio 2024 è stato di 4.904 veicoli in Italia (circa il 90% dei quali camper) su 109.971 veicoli immatricolati in tutta Europa (53.272 nella sola Germania). I veicoli ricreazionali – spiega Faita – trovano, all’interno delle strutture open air, il loro ideale luogo di ospitalità; tuttavia, anche le aree di sosta possono rappresentare una opportunità per questa tipologia turistica. Teoricamente ogni comune potrebbe dotarsi delle strutture necessarie a ospitare il turismo itinerante, a condizione che vengano gestite professionalmente e con un livello di servizio che sia consono alle tendenze e agli standard dell’intero sistema turistico open air.

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