Nonostante l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia in Italia “sia a 67 anni, il livello più alto nell’Unione europea, l’età effettiva di pensionamento è ancora relativamente bassa, pari a 64,2, a causa dell’esistenza di numerosi canali di uscita anticipata dal mercato del lavoro”. E’ quanto si legge nel rapporto annuale dell’Inps presentato questa mattina dal presidente Gabriele Fava. Questo aspetto, considerando la spesa ingente del sistema pensionistico e la struttura demografica e la speranza di vita della popolazione, rischia di essere un “fattore di rischio per l’equilibrio del sistema“. Anche perché, come si osserva nel documento, la spesa italiana per trattamenti previdenziali “è storicamente superiore alla media sia europea che dei Paesi Ocse. Nel 2021, l’ultimo anno per cui vi sono dati confrontabili, essa si è attestata al 16,3% del Pil, inferiore solo a quella della Grecia, a fronte di una media europea del 12,9%” .