Il ministro dell'Economia in un'intervista per il forum 'Future of Finance: Italy Economic Outlook 2024' organizzato da Bloomberg: "Pil? Obiettivo 1% resta realistico"
La nuova legge di bilancio chiederà dei sacrifici a tutti. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in un’intervista per il forum ‘Future of Finance: Italy Economic Outlook 2024′ organizzato da Bloomberg. “Non esistono contributi volontari delle aziende, quello che esiste è la stella polare che è l’articolo 53 della Costituzione, secondo cui ciascuno è chiamato a contribuire in base alla propria capacità. Stiamo per approvare una legge di bilancio che chiederà sacrifici a tutti”, ha detto il capo del Mef che poi si è detto convinto del fatto che il Pil possa crescere dell’1%. “Abbiamo fatto questa previsione lo scorso anno, oggi il trend conferma le nostre aspettative. E’ chiaro che pesa la situazione internazionale, a partire dai conflitti che impatteranno sulla economia mondiale, non solo italiana. Inoltre c’è la crisi dell’economia tedesca. Sì, la manifattura non sta andando bene ma è più che compensata dall’andamento dei servizi. Quindi sì, riteniamo che sia ancora plausibile la previsione dell’1% di crescita del Pil e se non fosse così ci saremmo comunque molto vicini”, ha affermato Giorgetti.
Giorgetti: “No tassa extraprofitti ma soluzione equilibrata”
Per la manovra “servirà il contributo di tutti, non solo delle banche, in maniera ragionata e nazionale. Non è corretto tassare gli extraprofitti” ma bisogna “tassare i profitti correttamente calcolati. Sono convinto che alla fine ci sarà una soluzione equilibrata. Ci sarà un contributo da parte di tutti, non solo per le banche”, ha detto ancora il ministro. “Prevalentemente taglieremo spese ma un concorso per quanto riguarda le entrate ci sarà. Non ci sarà la replica della narrativa o della discussione della tassazione degli extraprofitti bancari, in quel momento le banche facevano extraprofitti. Paradossalmente uno potrebbe dire oggi che con tutte queste guerre chi produce armi va particolarmente bene e produce utili superiori. L’economia è fatta in un certo modo, le situazioni sono determinate anche da situazioni eccezionali, siccome facciamo tutti parte di un Paese chiamato a mettere a posto i propri conti tutti siamo chiamati a concorrere. Ci sarà una chiamata di contribuzione per tutti, non solo per tutti, evidentemente” anche per imprese della Difesa, ha aggiunto.
Mef: “Nessun aumento delle accise sui carburanti”
“Del tutto fuorviante la notizia secondo la quale il governo intende aumentare le accise sui carburanti“, ha assicurato il Mef in una nota, ricordando che “sulla base degli impegni Pnrr, delle Raccomandazioni specifiche della Commissione europea e del Piano per la transizione ecologica approvato nel 2022, il governo è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi (Sad). In questo contesto, rientrano anche le minori accise che gravano sul gasolio rispetto a quelle sulla benzina, e pertanto è allo studio un meccanismo di allineamento tra i livelli delle rispettive accise”. In ogni caso, assicura ancora il ministero “in coerenza con l’impostazione di questo governo, l’intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine ha previsto che questo allineamento sarà definito nell’ambito delle misure attuative della delega fiscale”.
Giorgetti: “Facciamo meglio di obiettivi, governo credibile”
“I dati di finanza pubblica per quest’anno andranno meglio degli obiettivi che abbiamo dichiarato a mercati e commissione Ue e su cui qualcuno dubitava. Il 4,3% sembrava irrealistico, ora l’abbiamo aggiornato al 3,8%: stiamo dimostrando che non solo rispettiamo gli obiettivi ma addirittura facciamo meglio, continuiamo con questo atteggiamento serio, prudente, responsabile, ritengo che la credibilità sia fondamentale. Questo governo deve dare un messaggio di credibilità, le cose che dichiariamo facciamo”, ha aggiunto Giorgetti.
Giorgetti: “Su privatizzazioni autunno-inverno molto denso”
Sul piano di privatizzazioni sarà “un autunno- inverno particolarmente denso”, ha annunciato poi il ministro. “Andremo sulla tranche di Poste, un’altra tranche di Mps, in questo programma stiamo mettendo ordine e razionalizzando le quote dello Stato. Tutto ciò che ruota intorno a Tim risponde a questo tipo di logica, l’operazione relativa a Sparkle testimonia che lo Stato c’è, molto spesso con i privati, per raggiungere forme più efficienti di risposta”.
Piazza Affari in calo dopo parole Giorgetti su tasse
Subito dopo le dichiarazioni di Giorgetti, piazza Affari è virata in calo. Il Ftse Mib segna -1,41% a 33.199 punti. Al momento la performance peggiore è di Stellantis -4,5% e Saipem -4,48%.
Nevi: “FI da sempre contraria ad alzare le tasse”
In seguiti alle parole del ministro dell’Economia è arrivato anche il commento da parte del forzista Raffaele Nevi. “Forza Italia è sempre stata e rimane contraria a innalzare la tassazione. Siamo stati chiamati al governo per diminuire tasse, burocrazia e rilanciare investimenti e questo siamo intenzionati a fare”, ha detto il vicepresidente vicario dei deputati di FI e portavoce del partito azzurro.
Fonti Mef: “No nuove tasse su individui”
In riferimento alla prossima manovra economica, la linea guida sarà l’articolo 53 della Costituzione (tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva). E’ quanto spiegano fonti del ministero dell’Economia che sottolineano che, per quanto riguarda le entrate, ciò significa che si chiederà uno sforzo alle imprese più grandi che operano in determinati settori in cui l’utile ha beneficiato in qualche modo di condizioni favorevoli esterne affinché contribuiscano con modalità sulle quali è in corso un confronto. Non è allo studio, chiariscono le stesse fonti, nessuna nuova tassazione per gli individui mentre le aziende più piccole sono già interessate al Concordato biennale preventivo. Altre eventuali interpretazioni delle parole del ministro Giorgetti, è la conclusione, sono da considerarsi forzature.
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