Strutturale il taglio del cuneo fiscale e le tre aliquote Irpef, confermato il bonus mamme per chi ha due figli e arriva la Carta per i nuovi nati da 1000 euro

Una manovra da 30 miliardi lordi di cui 18 recuperati con “un’atteggiamento prudente nella gestione della finanza pubblica” che “rende felici pescatori e operai, qualcun altro meno ma va bene così”, come le banche che daranno “un significativo contributo, qualcuno lo chiama extraprofitto, io lo chiamo sacrificio” e che vengono ringraziate insieme “alle assicurazioni, i ministeri che hanno contribuito a poter mettere in piedi tutte queste misure”.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, annuncia un’altra conferenza stampa ad hoc sulla manovra cui parteciperà anche la premier Giorgia Meloni – lunedì, quando la legge di Bilancio sarà inviata alle Camere – ma intanto insieme al vice Maurizio Leo spiega le misure principali del provvedimento approvato ieri sera insieme al Dpb inviato a Bruxelles.

FISCO. Diventano strutturali sia il taglio del cuneo – che vale circa 100 euro in busta paga – che l’Irpef a tre aliquote, ovvero il 23% fino a 28 mila euro, il 35% tra 28 mila e 50 mila euro, il 43% sopra 50 mila euro (43%). “Il gettito che deriverà dal concordato potrà dare ulteriore risorse. A seconda delle risorse potremo intervenire sul secondo scaglione, quindi sul ceto medio”, spiega Leo. Inoltre “viene elevata la no tax area per i dipendenti al pari di quello che oggi avviene per i pensionati, quindi 8.500 euro”.

FAMIGLIA. Arriva una ‘Carta per i nuovi nati’ che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. Potenziati i congedi parentali all’80%, che passano da due a tre mesi. Cambiano anche le detrazioni con un meccanismo di ‘quoziente familiare’, quindi considerando il numero di figli e la fascia del reddito familiare. Confermato anche il bonus mamme per chi ha due figli, che viene esteso anche alle lavoratrici autonome, e prevede l’esonero della contribuzione previdenziale, fino a un massimo di 3.000 mila euro annui da riparametrare su base mensile dalla nascita del secondo figlio fino al compimento del 18simo anno. Dovrebbero arrivare più risorse per gli asili nido, con anche l’esclusione degli importi dell’Assegno unico dal computo Isee. Confermata anche il prossimo anno la card spesa ‘Dedicata a te’, con 500 milioni di stanziamento.

PENSIONI. Sono prorogati, per il 2025, gli interventi di flessibilità quali Ape sociale, Opzione donna e Quota 103. “Introduciamo un innovativo meccanismo di incentivo per la permanenza al lavoro su base volontaria. Avranno un incentivo significativo sul piano fiscale: in particolare in quei settori dove ci sono difficoltà per nuovi reclutamenti questo diventa molto interessante”, dice Giorgetti. E inoltre “c’è la rivalutazione piena, c’è la rivalutazione delle minime” mentre “il meccanismo di sterilizzazione che era in vigore non c’è più”.

LAVORO. La manovra conferma nel Mezzogiorno gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella ZES e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Viene rifinanziata la Nuova Sabatini. Confermato l’innalzamento del tetto per i fringe benefits da 258 a mille euro, che diventano duemila euro per le famiglie con figli. Soglia più alta anche per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Inoltre, i premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori vengono tassati al 5% fino al 2027.

IMPRESE. La manovra stanzia risorse per assicurare che anche dopo il Pnrr l’andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. In particolare, è previsto anche il potenziamento degli investimenti nel settore della difesa.

BANCHE. Il contributo di banche e assicurazioni vale circa 3,5 miliardi che, hanno spiegato dall’esecutivo, saranno destinati alla sanità. Per quanto riguarda gli istituti di credito “interveniamo sulle Dta, che danno la possibilità di deduzione nel tempo, e sospendiamo la deduzione per il 2025 e 2026”, spiega Leo. Anche sulle stock options “con la disciplina attualmente vigente quando si avvia il piano c’è già una deduzione: noi differiamo la deduzione a quando ci sarà l’attivazione”. Per quanto riguarda le imposte sulle assicurazioni “per il ramo terzo e il ramo quinto – quindi non sono toccate le polizze vita – è previsto il meccanismo di pagamento dell’imposta di bollo a carico dell’impresa di assicurazione con un meccanismo temporale, non alla scadenza della polizza come avviene ora”. Questa misura da sola, ha spiegato Giorgetti, vale circa un miliardo. Un altro miliardo è atteso dai giochi.

SPENDING REVIEW. C’è una riduzione media del 5% della spesa dei ministeri. Tagli anche Regioni ed enti locali per circa 1 miliardo ma “c’è un meccanismo di spesa pubblica molto più vantaggioso rispetto ai sacrifici degli anni scorsi”. Non basta. “Anche tutto l’universo di enti, fondazioni a vario titolo che ricevono contributi da parte dello Stato saranno chiamati a rispettare le regole elementari di buona finanza – spiega il ministro dell’economia -Per esempio gli organi di vertice di partecipate o altro avranno un tetto che abbiamo ritenuto equo, situato al livello dell’indennità percepita dalla premier”. Un altro miliardo dovrebbe arrivare dalla revisione delle tax expenditures.

CANONE RAI. Resta il taglio da 90 a 70 euro già stabilito con la scorsa legge di Bilancio.

CONTRATTI e SANITA’. Risorse per il rinnovo dei contratti della Pa e per la sanità. Su quest’ultima, spiega il Mef, sono previsti 2.366 milioni di euro in più rispetto al 2024.

BITCOIN. Viene incrementata dal 26% al 42% la ritenuta sulle plusvalenze dei bitcoin.

CASA. Per quanto riguarda la ristrutturazione degli immobili, “prevediamo una detrazione del 50% per la prima casa, resta la misura del 36% per le seconde case”, dice Leo. Confermata anche la proroga del bonus mobili al 50% per mobile e grandi elettrodomestici.

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