I dati sono inferiori rispetto alla media dell'Eurozona, secondo il World Economic Outlook, che afferma: "Battaglia globale contro l'inflazione quasi vinta"
Nello stesso giorno in cui Confindustria ha rivisto al ribasso la crescita del Pil in Italia al +0,8% nel 2024, anche il Fondo Monetario Internazionale presenta le sue stime, che sono ancora più prudenti, prevedendo in particolare per il prodotto interno lordo italiano un +0,7% nel 2024 e un +0,8% nel 2025. Lo si legge nel World Economic Outlook di ottobre 2024 dell’Fmi. Il dato è stabile rispetto al report di luglio per quanto riguarda il 2024 e in calo dello 0,1% rispetto al 2025.
In Eurozona crescita al +0,8% nel 2024 e +1,2% nel 2025
Per quanto invece riguarda l’Eurozona, l’Fmi stima un Pil in crescita dello 0,8% nel 2024 e dell’1,2% nel 2025, l’Italia dunque è inferiore rispetto alla media. Il dato, in paragone al report di luglio, è in calo dello 0,1% in merito al 2024 e dello 0,3% riguardo al 2025.
Crescita globale stabile al +3,2% nel 2024 e 2025
Il Pil globale, invece, si legge nel World Economic Outlook, crescerà del 3,2% nel 2024 e nel 2025. Il dato è sostanzialmente stabile, in calo dello 0,1% rispetto al 2023. Rispetto all’aggiornamento delle previsioni di crescita globale di luglio 2024, il dato è stabile rispetto al 2024 e in calo dello 0,1% in merito al 2025.
“Battaglia globale contro l’inflazione in parte vinta”
Nel report dell’Fmi anche alcune considerazioni sulla situazione macroeconomica, con parole di positività in particolare sull’inflazione. “Sembra che la battaglia globale contro l’inflazione sia stata in gran parte vinta, anche se le pressioni sui prezzi persistono in alcuni Paesi. Dopo aver raggiunto il picco del 9,4% annuo nel terzo trimestre del 2022, si prevede che l’inflazione scenderà al 3,5% entro la fine del prossimo anno, dato leggermente al di sotto della media dei due decenni precedenti la pandemia”, si legge. “Nella maggior parte dei Paesi, l’inflazione si sta ora avvicinando agli obiettivi delle banche centrali, aprendo la strada all’allentamento monetario. L’economia globale è rimasta insolitamente resiliente durante tutto il processo di disinflazione. Si prevede che la crescita si manterrà stabile al 3,2 percento nel 2024 e nel 2025, ma alcune economie a basso reddito e in via di sviluppo hanno assistito a notevoli revisioni al ribasso della crescita, spesso legate all’intensificarsi dei conflitti”, si sottolinea inoltre.
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