Nuovo rapporto dell'Acri rileva preferenza per liquidità e maggiori difficoltà dei giovani rispetto a genitori
Quasi la metà delle famiglie italiane riesce a risparmiare e lo fa “con meno ansie e preoccupazioni” che in passato. Lo rileva un’indagine dell’Acri, l’Associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio, e dell’Ipsos in vista della 100esima Giornata mondiale del risparmio che sarà celebrata giovedì alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Secondo l’analisi aumentano le famiglie che grazie al proprio risparmio riuscirebbero a far fronte ad una spesa improvvisa importante, e più di 3 famiglie su 4 ritengono di essere in grado di far fronte ad una spesa improvvisa di media entità.
I più maturi tendono a risparmiare principalmente per far fronte a un futuro incerto. I giovani sembrano più orientati al presente, risparmiano per permettersi viaggi e svaghi, indice di un desiderio di esperienze piuttosto che di accumulo di beni materiali.
Le scelte degli italiani rimangono stabili nel segno di una certa cautela nell’approccio agli investimenti. Circa due terzi degli italiani sceglie di non investire, prediligendo la sicurezza percepita della liquidità e un terzo investe solo una piccola parte dei propri risparmi.
Il 33% degli italiani ritiene di riuscire a risparmiare meno dei propri genitori. Si tratta, in misura maggiore, della fascia più matura della popolazione (36%) che pur riconoscendo il valore del risparmio acquisito dalla propria famiglia nel tempo ha percepito un cambio di passo nella propria capacità di risparmio, dovuto alle crisi finanziarie che si sono succedute dal 2008 e dalla progressiva perdita del potere di acquisto che ha ridotto la propria capacità di accumulare denaro. Inoltre, chi risparmia lo fa con meno perseveranza e pianificazione rispetto al passato; in molti cercano di risparmiare, ma senza porsi veri e propri obiettivi.
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