“Tutto il sistema politico e parlamentare, a partire dal governo, non può vivere in un altro mondo. Questo problema non nasce ieri, ma è frutto di quello che è avvenuto in questo paese negli ultimi 14 anni. Che oggi non esista più la FIAT e non ci sia più una centralità della famiglia Agnelli nelle decisioni, non è una cosa che si scopre stamattina. La domanda che io faccio è: in tutti questi anni questi dove sono stati? Basta capri espiatori o fermarsi all’apparenza, è il momento di andare alla sostanza”. Così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, in merito alla situazione di Stellantis, dopo l’annuncio da parte dell’azienda di uno stop alla produzione in tre stabilimenti italiani nel mese di novembre. Il sindacalista ha parlato a margine della conferenza stampa a Roma con cui Cgil e Uil hanno annunciato uno sciopero generale per il 29 novembre contro la manovra. Landini ha poi chiesto a Meloni di convocare azienda e sindacati per un tavolo a Palazzo Chigi: “Su un settore così importante dev’essere il governo, e quindi il presidente del Consiglio in prima persona, che convoca le organizzazioni sindacali di categoria, l’azienda e le aziende della componentistica. Lì si fa una trattativa e una discussione vera”, ha affermato.
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