In audizione sulla legge di Bilancio: "Elementi di fragilità, rischi al ribasso, e Pil 2024 non oltre lo 0,8%"

“La congiuntura economica appare in forte rallentamento. Gli ultimi dati, sebbene ancora provvisori, suggeriscono la presenza di diffusi elementi di fragilità, in particolare nel funzionamento del circuito redditi-fiducia-consumi. La nostra previsione per la chiusura del 2024 è di un Pil in crescita non oltre lo 0,8%, con rischi orientati al ribasso. E l’indebolimento della prospettiva di crescita rende più arduo il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica fissati per il 2026″. Così il segretario generale di Confcommercio-Imprese per l’Italia Luigi Taranto in audizione in commissione Bilancio alla Camera sulla Manovra.

Ok Irpef ma seconda aliquota scenda al 33%

“Il tratto distintivo della Manovra è la scelta di rendere strutturali, a partire dal primo gennaio 2025, l’accorpamento delle aliquote Irpef in tre scaglioni e gli effetti delle misure di riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti. Resta, però, la necessità di perseguire, anche con il supporto degli esiti del concordato preventivo biennale, la riduzione dal 35% al 33% della seconda aliquota Irpef, nonché l’innalzamento del corrispondente scaglione di reddito da 50.000 a 60.000 euro“.

“E’ urgente – continua – sul versante dei redditi d’impresa, dare attuazione ai principi della delega di riforma del sistema fiscale in materia di Irpef (per imprenditori individuali e soci d’impresa) ed Ires premiali per favorire il reinvestimento degli utili in azienda e nuovi investimenti a sostegno dell’innovazione”.

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