Il diplomatico ha rilasciato un'intervista a Relazioni internazionali di Tribuna economica
“Sin dai miei primi giorni a Varsavia ho potuto toccare con mano l’intensità delle relazioni bilaterali, così come l’energia ed il dinamismo di una collettività italiana vibrante e bene integrata nel tessuto economico e culturale di questo Paese”. Così in un’intervista a Relazioni internazionali di Tribuna economica Luca Franchetti Pardo, ambasciatore italiano in Polonia. “La Polonia continua a essere percepita dagli investitori come un paese a elevato potenziale, che presenta un ambiente economico favorevole agli affari – spiega – Nell’attuale congiuntura geopolitica, Varsavia ambisce a diventare uno dei principali beneficiari del fenomeno di riorganizzazione delle catene di approvvigionamento e di cosiddetto “nearshoring“, e questo può interessare anche le nostre imprese”.
Dal punto di vista degli investimenti, “in Polonia operano circa 2600 società italiane che, secondo la Camera di Commercio italiana in Polonia, impiegano circa 100.000 addetti. Tra essi vi sono grandi gruppi ma anche piccole e medie imprese. Secondo i dati del Comitato Statistico Nazionale polacco, nel 2022 l’Italia era il 6° Paese per numero di aziende controllate in Polonia – continua l’ambasciatore – Gli operatori economici polacchi riconoscono la capacità d’innovazione, le elevate competenze e anche la creatività del nostro sistema imprenditoriale, e questo contribuisce a creare un terreno fertile per la collaborazione economica bilaterale”. Il settore dell’energia “è sicuramente uno di quelli in cui vi sono rilevanti opportunità d’investimento. La politica energetica del Governo prevede investimenti consistenti per lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile, unitamente a un ambizioso programma nucleare, in grado di accompagnare la transizione verde”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata