Introdotto formalmente in Italia nel 2012, consente a un Paese di intervenire in settori strategici: Giorgetti lo ha evocato per l'Ops di Unicredit su Banco Bpm
Il Golden Power, invocato ieri dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ipotizzando un intervento nel dossier Unicredit-Banco Bpm, è uno strumento governativo che permette a uno Stato di intervenire direttamente o indirettamente nelle questioni che riguardano le imprese di rilevanza strategica per la salvaguardia degli interessi nazionali e per garantire la sicurezza.
Quando è nato il Golden Power
Introdotto formalmente in Italia nel 2012 dal governo di Mario Monti, ha sostituito la precedente ‘Golden share‘.
Mentre quest’ultima dava allo Stato prerogative dirette in alcune aziende strategiche, il Golden power permette al governo di intervenire su operazioni societarie in settori considerati sensibili. Negli ultimi anni ha acquisito centralità nelle politiche economiche e relazioni internazionali, con i governi successivi che hanno esteso gli ambiti d’azione includendo la difesa, la sicurezza nazionale, l’energia, i trasporti e le comunicazioni. Recentemente anche i settori della sanità, dell’alimentazione, della finanza e delle assicurazioni.
In base al Golden Power le aziende che operano in tali settori sono tenute per legge a comunicare alla Presidenza del Consiglio eventuali cambiamenti nel controllo del proprio assetto, come acquisizioni societarie o cambio nella governance.
Per cosa può essere usato il Golden Power?
Il Golden Power dunque consente a un Paese di intervenire in settori ritenuti strategici anche influenzando l’operatività di un’azienda. Un potere che può essere esercitato per approvare o respingere fusioni e acquisizioni, limitare la partecipazione di investitori stranieri, imporre restrizioni sul trasferimento di tecnologie sensibili o stabilire requisiti di sicurezza per le imprese del settore strategico.
Può essere dunque usato ad esempio per proteggere la propria indipendenza energetica, impedendo a investitori stranieri di acquisire le aziende del settore e minacciare la sicurezza dell’approvvigionamento o la stabilità dei prezzi, o esercitato per garantire che le infrastrutture critiche, come le reti di telecomunicazioni o i sistemi di trasporto, rimangano sotto il controllo nazionale per proteggere la sovranità e prevenire possibili minacce alla sicurezza nazionale.
Settori come l’Intelligenza artificiale, la robotica avanzata, la crittografia o la biotecnologia potrebbero essere in futuro sempre più coinvolti dal Golden power.
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