Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di novembre 2024, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra una variazione su base mensile nulla e aumenta dell’1,4% su base annua, dal +0,9% del mese precedente.
A settembre 2024 prosegue per il quinto mese consecutivo il calo congiunturale del fatturato dell’industria che si stima essere, al netto dei fattori stagionali, in termini congiunturali dello 0,3% in valore e dello 0,1% in volume. E’ quanto emerge dai dati Istat che registrano flessioni sul mercato interno (-0,9% in valore e -0,6% in volume) ed incrementi sul mercato estero (+0,9% in valore e +0,7% in volume). L’indice in valore, al netto dei fattori stagionali, si attesta sul livello più basso da gennaio 2022, mentre per i volumi si colloca sul livello minimo da febbraio 2021. Nel settore dei servizi si osserva un incremento congiunturale, dopo la flessione dello scorso mese, dello 0,5% in valore e dello 0,7% in volume, con dinamiche positive sia nel commercio all’ingrosso (+0,2% in valore e +0,3% in volume) sia negli altri servizi (+0,9% in valore e +1,0% in volume). Gli indici destagionalizzati del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano a settembre un aumento congiunturale per i beni strumentali (+0,1%), per i beni di consumo (+0,3%) e per in beni intermedi (+1,3%), mentre risulta in diminuzione l’energia (-12,5%).
A novembre, il tasso di crescita dei prezzi del “carrello della spesa” sale a +2,6% mentre l’inflazione di fondo si attesta a +1,9%. Lo sottolinea l’Istat a commento dei dati sull’inflazione. A novembre, secondo le stime preliminari, l’inflazione sale a +1,4%, seppure in un quadro di complessiva stabilità dei prezzi sul piano congiunturale, spiega l’Istat. Le dinamiche inflazionistiche si concentrano in alcuni settori: si acuiscono le tensioni sui prezzi dei beni alimentari, che registrano una netta accelerazione della crescita su base annua, e dei beni energetici, la cui spinta deflazionistica risulta fortemente ridimensionata. In accelerazione tendenziale sono anche i prezzi dei servizi dei trasporti.