Blocco procedure per un anno. Esultano i sindacati, per ministro Urso è "un segnale concreto" e l'azienda parla di "senso di responsabilità"
Stellantis revoca i licenziamenti Trasnova. Il Tavolo al ministero delle Imprese e del made in Italy ha dato i suoi frutti. Sostanzialmente si è guadagnato un anno e si sono quindi bloccate tutte le procedure di licenziamento. Esultano i sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr. Per l’azienda si tratta di un accordo che “nasce nel solco del senso di responsabilità“. Secondo il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso rappresenta “un segnale concreto in un momento cruciale per il settore automobilistico”.
I punti principali dell’accordo sono il ritiro delle procedure di licenziamento collettivo per 249 lavoratori e rinnovo del contratto di fornitura per altri 12 mesi. All’incontro hanno partecipato anche i sindacati confederali e di categoria, i rappresentanti delle Regioni e degli enti locali con ricadute sul territorio in cui l’azienda opera, quindi sull’indotto.
Il tempo in più dovrà essere utile per trovare soluzioni strutturali per Trasnova e per l’intero settore, adottando le giuste politiche industriali. Ora l’attenzione si sposta quindi sul Tavolo ministeriale del prossimo 17 dicembre dedicato, sostanzialmente, al Piano Italia di Stellantis.
Trasnova, società con sede a Cassino in provincia di Frosinone – che opera per Stellantis svolgendo attività di logistica in diversi stabilimenti del gruppo – aveva annunciato nei giorni scorsi licenziamenti collettivi per 97 lavoratori impiegati tra Pomigliano, Mirafiori, Melfi e Piedimonte San Germano a seguito della sospensione del contratto di fornitura da parte di Stellantis a partire dal 31 dicembre. Alla decisione di Trasnova sono poi seguite le lettere di licenziamento da parte delle società subappaltanti: Logitech aveva avviato procedure per 101 unità, mentre Tecnoservice per 51 dipendenti, per un totale di 249 lavoratori.
Il ministero fa presente che Stellantis ha sottolineato l’intenzione di portare avanti un percorso di dialogo con le parti coinvolte al Tavolo rendendosi disponibile a proseguire per un altro anno il contratto di fornitura con Trasnova. Quest’ultima si impegna al ritiro immediato delle procedure di licenziamento che interessano anche i subappaltatori. Inoltre, l’azienda si impegna anche a ricercare nei prossimi mesi altri possibili business di sviluppo, lavorando in ottica di superamento del regime di mono-committenza.
“A seguito dell’apertura di procedure di licenziamenti verso oltre 300 lavoratori di Trasnova, Logitech, Teknoservice e Csa dopo la comunicazione di recesso di tutte le commesse da parte di Stellantis – dicono i sindacati – su richiesta sindacale unitaria si è ottenuta la proroga di 12 mesi dei contratti di servizio e quindi la revoca di tutti i licenziamenti. Ciò è stato reso possibile grazie anche alle iniziative dei lavoratori in presidio da giorni”.
“L’accordo siglato al Mimit, che prevede l’estensione del contratto con Trasnova per un ulteriore anno – riferisce l’azienda – nasce nel solco del senso di responsabilità di Stellantis che, nei giorni scorsi, aveva dato la propria disponibilità a supportare Trasnova per risolvere questa delicata situazione. È stata infatti la stessa Stellantis che ha proposto questo tipo di soluzione che permetterà a Trasnova nell’arco dei prossimi 12 mesi di poter intervenire per realizzare una soluzione complessiva e definitiva nei confronti dei lavoratori coinvolti con gli appositi strumenti che regolano le situazioni di crisi e trovare, secondo l’accordo, anche misure di diversificazione della clientela”.
Stellantis ribadisce che l’accordo di oggi costituisce “una soluzione specifica per Trasnova e che le problematiche della filiera del settore automotive saranno affrontate nell’ambito del Tavolo istituito presso il Mimit che sarà la sede naturale in cui tutti gli attori coinvolti dovranno definire le strategie per superare questa difficile fase di transizione”. Stellantis proseguirà con “i piani finalizzati a valorizzare i propri asset e le proprie risorse all’interno dei singoli stabilimenti al fine di tutelare il lavoro delle proprie persone e ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali nel processo di transizione verso la mobilità elettrica“.
“Lo stop ai licenziamenti annunciato da Transnova e il rinnovo della commessa di Stellantis – osserva il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso – rappresentano un segnale concreto di responsabilità in un momento cruciale per il settore automobilistico. La nostra bussola è la tutela del lavoro e della produzione italiana, gestendo nel modo più condiviso possibile la transizione in atto. Mi auguro che sia l’inizio di un nuovo e fattivo percorso anche con Stellantis”.
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