Occorrono 25 anni di contributi e un assegno 3 volte il minimo: lo spiega la ministra del Lavoro Calderone
In pensione a 64 anni, con 25 anni di contributi: ma solo con l’assegno equivalente a 3 volte il minimo. E’ una delle novità previste in manovra, descritte a ‘Mattino Cinque’ dalla ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone: “Per chi andrà in pensione solo con il contributivo, ovvero per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995, ci sarà la possibilità di uscire a 64 anni, più 25 anni di contributi”, spiega. “Questo a patto che l’assegno pensionistico sia tre volte il minimo – dice -. Questo vuol dire avere la possibilità di cumulare i versamenti alla previdenza obbligatoria con quelli della previdenza complementare. E’ un’opportunità anche per quanto riguarda il futuro previdenziale dei nostri giovani”.
La Ministra ha spiegato altri dettagli sul tema del lavoro: “Stiamo lavorando da un anno per costruire e implementare una piattaforma informatica, il Siisl, che dalle 17 di oggi sarà aperta ai cittadini e alle imprese che potranno inserire i loro dati di offerta e ricerca. Portiamo l’ufficio del lavoro a casa delle persone, per incrociare domanda e offerta”, ha spiegato.
“E’ una piattaforma nazionale a cui si può accedere dal computer di casa collegandosi al sito del Ministero del Lavoro e nello stesso tempo si può anche rivolgersi in caso di bisogno ai professionisti, ai patronati, ai centri per l’impiego. Mettiamo in rete tutte le componenti, con l’idea di mappare esigenze e competenza, ma anche mettendo a disposizione la formazione adeguata”, ha aggiunto Calderone, aggiungendo che “l’azienda potrà inserire la domanda di lavoro, la vacancy, a cui ci si può candidare. I centri per l’impiego nell’arco di poco tempo, inoltre, avranno autonomia e potranno trasferire anche le richieste che transitano nei loro uffici”.
Meloni: “Disponibile ad accordo sui tempi senza voto di fiducia”
Intanto, sul procedimento di approvazione della manovra, ha parlato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle sue comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo. Ha detto: “Sulla legge di bilancio al senatore Renzi dico che, non solo questa volta, abbiamo cercato di fare del nostro meglio per presentarla nei tempi, il prima possibile proprio per dare spazio al Parlamento. Ho chiesto che ci fosse il massimo tempo possibile, chiaramente sappiamo tutti di avere dei vincoli che sono anche europei. So che la fiducia alla Camera è stata posta in accordo con le opposizioni per rispettare i tempi, ma voglio dire che se ci fosse un accordo sui tempi senza il voto di fiducia io sarei più che disponibile. Preferirei molto, non amo che ci sia un’apposizione di un voto di fiducia quindi sarei contenta se ci mettessimo d’accordo per farlo senza“.
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