Previsti due tagli dei tassi nel 2025. Alzato pil americano 2025, inflazione al 2% non prima del 2026

La Federal Reserve ha deciso di tagliare i tassi di interesse dei Fed Funds di 25 punti base, portandoli al range di 4,25%-4,5% dal 4,5%-4,75% a cui li aveva portati il 7 novembre. I tassi scendono così ai livelli di dicembre 2022. A votare a favore sono stati in 11, con un voto contrario.

 La Federal Reserve prevede di tagliare i tassi di interesse solo due volte per un totale di 50 punti base nel 2025. È quanto emerge dalle tabelle del Summary of Economic Projections che la Fed ha pubblicato insieme alla nota della Federal Open Market Committee, con cui ha deciso di tagliare i tassi di interesse di riferimento di 25 punti base al 4,25%-4,5%. 

L’inflazione Pce negli Stati Uniti dovrebbe aumentare del 2,5% a fine 2025, in aumento rispetto alla previsione del 2,1 di settembre. È quanto emerge dalle tabelle del Summary of Economic Projections che la Fed ha pubblicato insieme alla nota della Federal Open Market Committee, come aveva fatto in precedenza a settembre, giugno e marzo. Per il 2026 l’inflazione Pce dovrebbe aumentare del 2%. L’inflazione ‘core’ dovrebbe attestarsi al 2,5% nel 2025 e al 2,2% nel 2026, in rialzo rispetto al 2,2% e al 2% stimati a settembre. 

Powell: “Inflazione notevolmente ridotta ma ancora piuttosto elevata”

 “L’inflazione si è notevolmente ridotta negli ultimi due anni, ma rimane piuttosto elevata rispetto al nostro obiettivo di lungo periodo del 2%“. Lo ha detto il presidente della Fed, Jerome Powell, in conferenza stampa dopo che il Fomc ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base.

“Le stime basate sull’indice dei prezzi al consumo e su altri dati indicano che i prezzi Pce totali sono aumentati del 2,5% nei 12 mesi terminati a novembre e che, escludendo la categoria dei prodotti alimentari ed energetici, i prezzi Pce core sono aumentati del 2,8%”, ha osservato, aggiungendo che “le aspettative di inflazione a lungo termine sembrano rimanere ben ancorate, come risulta dalle indagini condotte presso le famiglie, le imprese e i previsori, nonché dalle misure dei mercati finanziari”. 

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