Nonostante gli aumenti, la spesa annuale si attesterà a 523 euro, in diminuzione del 2,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Cresce la bolletta della luce per i clienti “vulnerabili” destinatari del sistema tariffario di ‘Maggior Tutela’: nel primo trimestre del 2025 si verificherà un aumento del 18,2%. Lo rende noto Arera, l’autorità di regolazione del settore energetico. 

Le ragioni dell’aumento

L’aumento per il prossimo trimestre, spiega Arera, è riconducibile a diversi fattori: il perdurare delle tensioni geopolitiche in alcune aree strategiche e il rialzo stagionale dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica, correlato alle quotazioni del gas naturale in vista della stagione invernale. L’analisi delle singole componenti evidenzia che l’aumento della spesa è principalmente dovuto ai costi di acquisto dell’energia elettrica e alle relative perequazioni (complessivamente +16%) e ai costi di dispacciamento (+2,4%). Le variazioni delle altre voci si compensano sostanzialmente tra loro: gli oneri generali di sistema registrano una diminuzione del 2,7%, mentre la spesa per il trasporto e gestione del contatore segna un aumento del 2,5%.

Spesa annuale a 523 euro

Nonostante gli aumenti, la spesa annuale per l’utente tipo vulnerabile in regime di Maggior Tutela si attesterà a 523 euro nel periodo compreso tra il 1° aprile 2024 e il 31 marzo 2025. Tale valore rimane inferiore del 2,1% rispetto ai 534 euro registrati nel periodo precedente (1° aprile 2023 – 31 marzo 2024). Dal 1° gennaio 2025, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 31,28 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse, così suddiviso: 16,64 centesimi di euro (53,2% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia, in aumento del 36,2% rispetto al quarto trimestre 2024; 2,07 centesimi di euro (6,6% del totale della bolletta) per la commercializzazione al dettaglio, invariato rispetto al quarto trimestre 2024.

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