La strategia del gruppo bancario guidato da Carlo Messina, sottolineano dall'Istituto, risulta fortemente apprezzata dagli investitori
Con il valore della chiusura di ieri, pari a 3,8630 euro, Intesa Sanpaolo si colloca al primo posto tra le Banche dell’Eurozona come valore di Borsa pari a 69 miliardi di euro superando Santander (67 miliardi di euro) e BNP Paribas (66 miliardi di euro). Inoltre, Intesa Sanpaolo evidenzia un parametro “valore di Borsa/patrimonio” superiore a quello di colossi bancari europei come HSBC e UBS. Il valore di chiusura dell’ultima seduta dell’anno a piazza Affari conferma l’istituto primo in Eurozona anche per total shareholder return (crescita del valore del titolo azionario sommata alla distribuzione di dividendi) nel corso degli ultimi 10 anni con un + 213% e ha registrato una crescita in borsa del 115% con un aumento della capitalizzazione di 40 miliardi di euro da gennaio 2014. I dividendi distribuiti in 10 anni sono stati pari a 31 miliardi di euro con un Cash Dividend Yield cumulato pari al 98%.
La strategia del gruppo bancario guidato da Carlo Messina, sottolineano dall’Istituto, risulta fortemente apprezzata dagli investitori ed è basata su una consolidata capacità di crescita interna, con un business model caratterizzato da una significativa componente di ricavi generata dal wealth management, una redditività elevata e sostenibile nel tempo, una solida patrimonializzazione e rilevanti investimenti destinati all’innovazione tecnologica e alla crescita delle persone del Gruppo. Intesa ha anche dato vita a un programma internazionale a favore delle persone in situazioni di difficoltà, intervenendo a contrasto della povertà alimentare e favorendo la salute e l’accoglienza, con un impegno pari a 1,5 miliardi entro il 2027.
Intesa Sanpaolo si prepara nel 2025 a concludere il piano d’impresa lanciato a febbraio 2022 con una previsione di utile netto superiore a 6,5 miliardi di euro e rivista al rialzo da ultimo a ottobre, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre 2024, con una previsione di utile netto 2025 a 9 miliardi di euro. La Banca presieduta da Gian Maria Gros-Pietro e guidata da Carlo Messina vedrà la prossima primavera il rinnovo del Cda da parte degli azionisti, a partire dalle Fondazioni.
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