Il ministro dell'Economia a un evento della Guardia di Finanza parla di "alto rischio per estrema volatilità"

Pe il ministro dell’Economia Ginacarlo Giorgetti il mercato delle criptovalute è “una tra le minacce più insidiose e pervasive“, in rapida espansione “grazie alla sempre maggiore interconnessione tra il mondo finanziario e quello digitale che ha attratto da subito gli appetiti della criminalità”.

Intervenendo all’inaugurazione della scuola di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza a Ostia (Roma), Giorgetti ricorda che “le tecnologie digitali hanno reso tutto più fruibile, più veloce, accrescendo la domanda per una nuova finanza digitale. Dobbiamo essere consapevoli che se questa domanda non viene soddisfatta dalle istituzioni ufficiali, è inevitabile che venga intercettata da organizzazioni criminali“.

“I bitcoin e le altre criptovalute rappresentano la nuova frontiera della tecnologia informatica applicata all’economia e alla finanza – osserva ancora Giorgetti – si tratta di strumenti che offrono grandi opportunità ma dobbiamo avere ben chiaro che presentano anche un alto rischio per l’estrema volatilità e decentralizzazione che li caratterizzano. Grazie al loro intrinseco anonimato e alla loro a-territorialità sono diventati anche un mezzo per riciclare denaro, per transazioni da parte di criminali e terroristi, persino utilizzato da alcuni Paesi come valuta alternativa per allentare o eludere le sanzioni che opprimono le loro economie”.

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