L'obbiettivo è proteggere circa 6.000 posti di lavoro in 18 Stati membri
La Commissione europea ha imposto dazi anti-dumping sulle importazioni cinesi di biodiesel, contribuendo a proteggere circa 6.000 posti di lavoro nell’UE in oltre 60 produttori in 18 Stati membri. L’imposizione di misure segue un’indagine anti-dumping che ha rivelato che le importazioni di biodiesel in dumping dalla Cina stavano danneggiando l’industria del biodiesel dell’UE, che ha dovuto affrontare una concorrenza sleale e possibili chiusure di stabilimenti, scrive l’Esecutivo comuitario.
Dazi dal 10% al 35,6%
Le misure sono imposte sul biodiesel in forma pura o incluso in una miscela, con l’esclusione dei biocarburanti per l’aviazione noti come Sustainable Aviation Fuel (SAF). I dazi vanno dal 10% al 35,6% e sostituiscono i dazi provvisori imposti nell’agosto 2024. Le misure proteggono un’alternativa rinnovabile ai combustibili fossili nel settore dei trasporti dell’Ue, l’uso principale del biodiesel, migliorando così la sicurezza energetica dell’Ue. Oltre alle misure odierne sul biodiesel dalla Cina, l’Ue ha in vigore dazi antidumping e compensativi sulle importazioni di biodiesel da altri paesi terzi. Il mercato del biodiesel dell’Ue vale 25 miliardi di euro all’anno.
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