L'azienda aveva presentato un ricorso contro concorrenti che vendevano calzature simili: la Corte federale tedesca lo respinge

I famosi sandali Birkenstock non possono essere considerati opere d’arte a cui possa essere applicata la protezione del copyright. Lo ha deciso la Corte federale di giustizia tedesca, stabilendo che si tratta semplicemente di calzature comode e che le copie che le imitano sono quindi vendibili. Birkenstock, che ha sede nella Germania occidentale, aveva intentato una causa contro tre concorrenti che vendevano modelli di sandali molto simili ai suoi. 

Sandali Birkenstock, il ricorso dell’azienda contro i concorrenti

I famosi sandali Birkenstock non essendo considerati opere d’arte pertanto non godono della tutela del diritto d’autore. La causa nello specifico riguardava i modelli Madrid, Arizona, Boston e Giza. L’azienda, che nel 2021 ha venduto una quota di maggioranza alla società di investimento franco-americana L Catterton, voleva ottenere la protezione del diritto d’autore.

Lo sfondo della controversia legale è che la protezione del diritto d’autore continua ad applicarsi 70 anni dopo la morte dell’autore. La protezione del design, tuttavia, termina dopo 25 anni. Poiché il calzolaio Karl Birkenstock, nato nel 1936, è vivo e ha creato i suoi primi modelli negli anni ’70, la protezione contro le imitazioni avrebbe potuto essere ottenuta solo se i sandali fossero stati classificati come opere d’arte applicata. Per i primi modelli, tuttavia, la protezione del design era scaduta. L’avvocato di Birkenstock Konstantin Wegner ha dichiarato dopo il verdetto del giudice che i sandali avevano un “design iconico” e ha annunciato ulteriori procedimenti.

La Corte federale di giustizia in Germania si è schierata con il tribunale regionale superiore di Colonia e ha respinto il caso. Nella sua sentenza, ha scritto che un prodotto non può essere protetto da copyright se “requisiti tecnici, regole o altri vincoli determinano il design”. Quindi, quando si tratta dei sandali Birkenstock, la funzionalità e l’artigianato prevalgono sull’arte, almeno per la legge.

“Per la protezione del diritto d’autore di un’opera d’arte applicata – come per tutti gli altri tipi di lavoro – il livello di progettazione non deve essere troppo basso”, ha scritto la corte. “La creazione puramente tecnica che utilizza elementi di design formale non è idonea alla protezione del copyright. Piuttosto, per la protezione del copyright, deve essere raggiunto un livello di design che riveli l’individualità” 

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