Secondo i medici, invece, il cambio delle lancette può causare possibili disturbi del sonno
Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, durante i sette mesi di Ora legale l’Italia risparmierà circa 100 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 330 milioni di kWh che genererà, inoltre, un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 160 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. L’Ora legale sarà in vigore da domenica 30 marzo, quando alle due di notte le lancette saranno spostate in avanti di sessanta minuti, e terminerà domenica 26 ottobre, con il ritorno all’Ora solare.
Il beneficio economico stimato per il periodo di Ora legale nel 2025 è calcolato considerando che il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’ARERA) è, per il primo trimestre 2025, pari a circa 29,9 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 330 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 125 mila famiglie. Dal 2004 al 2024, secondo l’analisi della società guidata da Giuseppina Di Foggia, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’Ora legale è stato complessivamente di oltre 11,7 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro.
L’ora legale e i disturbi del sonno
Alla vigilia del cambio di lancette, la Fnomceo, Federazione degli ordini medici chirurghi e odontoiatri, affronta il nodo di possibili disagi legati al sonno. I disturbi del sonno legati all’introduzione dell’ora legale hanno maggiori probabilità di colpire gli adolescenti, i nottambuli e le persone che devono iniziare a lavorare molto presto. I dati della letteratura indicano anche che – come molte decisioni politiche prese nell’interesse della maggioranza della popolazione e tese anche a dare un impulso all’economia – il cambiamento dell’Ora può comportare degli svantaggi soprattutto nei confronti delle persone più povere ed emarginate.
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