Il ministro dell'Economia: "Documento in situazione complessa, previsioni aleatorie"
“Abbiamo deciso di adottare stime di crescita che sono allineate a quelle recentemente ridotte di Bankitalia: abbiamo previsto una crescita reale di Pil dello 0,6% nel 2025, 0,8% nel 2026 e 0,8% nel 2027, dimezzando di fatto quella che era la previsione del Piano che era di 1,2″. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nella conferenza stampa al termine del Cdm illustrando le cifre del nuovo Def.
Giorgetti. “Deficit/Pil al 3,3% nel 2025, al 2,8% nel 2026”
“Il profilo di finanza pubblica con riferimento all’indebitamento netto si mantiene al 3,3% nel 2025, esattamente come previsto nel piano strutturale di medio termine, al 2,8% nel 2026, scendendo quindi come previsto sotto il 3%, al 2,6% nel 2027″, ha aggiunto Giorgetti.
Giorgetti: “Documento in situazione complessa, previsioni aleatorie”
“Il documento di finanza pubblica è stato adottato in una situazione molto complessa sotto l’aspetto economico globale con rilessi per l’economia nazionale e tutto ciò rende molto molto complicate e difficili, perfino aleatorie le previsioni non solo di lunghissimi termine ma anche quello a breve”, ha concluso il ministro dell’Economia.
Giorgetti: “Spesa difesa in linea con il 2%”
“La spesa per la difesa in questo momento mantiene l’orientamento e l’andamento originario, noi riteniamo in base ai nostri criteri di contabilizzazione che eventualmente saranno discusse in sede Nato, di essere in linea con la richiesta del 2%. L’aumentare dell’incidenza sul Pil richiesta a vario titolo dalla Commissione Europea da un lato e dalla Nata dall’alto implicherà di fare delle scelte, che in questo momento non si ritiene di adottare e che saranno fatte nei tempi prescritti” le parole di Giorgetti nella conferenza stampa al termine del Cdm.
“C’è una sostanziale richiesta da parte della Commissione di invocare la clausola nazionale di eccezione rispetto agli indicatori entro la fine di aprile, quindi probabilmente in sede di risoluzione sul Def, il Parlamento si dovrà esprimere perché procedendo in quel senso inevitabilmente si dovrà fare uno scostamento dai saldi di bilancio che prevede procedura costituzionalmente rafforzata di votazione nelle due Camere e conseguente maggioranza” dichiara il ministro dell’Economia.
Giorgetti: “Taglio Irpef a ceto medio? Decisioni saranno tarate su contesto”
“È chiaro che tutte le decisioni di politica economica che abbiamo intenzione di fare saranno tarate rispetto alle situazioni di contesto generale e di possibilità rispetto alle regole europee che vedremo se saranno allentate o no, io non chiedo di per sé un allentamento ma se c’è una recessione bestiale qualcuno dovrà chiedersi se queste regole sono attuali o no”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sulla possibilità di procedere con l’annunciato taglio dell’Irpef per il ceto medio nel nuovo scenario economico.
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