Voto in Aula alla Camera con fiducia. Provvedimento vale 3 miliardi, bonus di 200 euro per le famiglie

Luce e gas, auto, imprese e famiglie. Questi gli elementi principali che vengono toccati dal decreto Bollette che viaggia verso il primo sì con fiducia alla Camera. Il via libera finale è attesto a Palazzo Madama entro il 29 aprile.

Dal bonus da 200 euro per la bolletta elettrica delle famiglie con Isee fino a 25mila euro alla tutela per gli utenti vulnerabili, dai 600 milioni per le imprese alle misure per la trasparenza e il rafforzamento delle sanzioni dell’autorità di vigilanza. Il provvedimento – nato nei giorni di massima tensione per l’aumento dei costi dell’energia, dopo l’appello del mondo produttivo per tutelare il mercato italiano – vale circa 3 miliardi, oltre la metà dei quali destinati a finanziare il bonus per le famiglie. Il passaggio alla Camera ne ha ampliato il raggio di azione con una deroga dalla nuova tassazione dei fringe benefit (prevista con l’ultima legge di Bilancio) per le auto aziendali già prenotate e lo sconto in fattura per il bonus elettrodomestici.

Bonus per 8 milioni di famiglie

È la misura di maggiore impatto del provvedimento, prevedendo un contributo di 200 euro sulle bolletta elettrica dei clienti domestici con Isee fino a 25mila euro, e può salire a 500 per chi già riceve il bonus sociale (nuclei con Isee fino a 9.530 euro). L’Arera (l’Autorità di regolazione di energia, gas, acqua, e rifiuti) sulla base dei dati storici ha stimato in circa 5,53 milioni i nuclei beneficiari ma in base ai criteri reddituali la platea potrebbe arrivare a 8 milioni di utenti, per un importo complessivo di 1,6 miliardi di euro.

Tutela vulnerabili

Il testo originario del decreto prevede due anni in più per il passaggio al mercato libero dei vulnerabili, che versano in condizioni economiche svantaggiate, disabili e over 75. In commissione Attività produttive è stato approvato un emendamento della Lega che consente ai clienti vulnerabili del sistema a tutele graduali di essere inseriti in un mercato di tutela, e non nel mercato libero, anche alla cessazione del 31 marzo 2027.

Auto ed elettrodomestici

Con un emendamento dei relatori arriva anche il salvagente per le auto aziendali: i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal primo gennaio 2025 al 30 giugno 2025 saranno esclusi dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto con la legge di Bilancio. Cambia anche il bonus elettrodomestici fino a 200 euro previsto dalla Manovra. Un emendamento di Fratelli d’Italia ne precisa le modalità di utilizzo: non verrà erogato con il click day ma con lo sconto in fattura, e verrà a prescindere dalla classe energetica per non penalizzare la produzione made in Italy.

Imprese

Il decreto prevede misure per la riduzione del costo dell’energia per le imprese. In particolare, viene disposta la destinazione, per l’anno 2025, di 600 milioni per il finanziamento del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale.

Trasparenza

Sono previste misure per aumentare la trasparenza e la confrontabilità delle offerte di energia elettrica e di gas ai clienti finali domestici sul mercato libero e poteri sanzionatori in capo all’Arera.

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