Il direttore Luca Greco: "Celebriamo un anniversario straordinario e un traguardo importante che ci proietta verso il futuro"
Il Giornale d’Italia, quotidiano di informazione, approfondimento, esclusive e retroscena, con la sua linea indipendente, liberale e moderata, festeggia i 123 anni e inaugura i nuovi uffici a Milano. “La visione di matrice liberale ne ha ispirato la fondazione nel 1901, a supporto dell’industria, del lavoro e della società civile, con focus sull’attualità, sul dibattito politico e sociale, sull’economia e sulla cultura (la cui pagina, denominata ‘terza’, fu inventata dal suo primo direttore), ponendo una speciale attenzione alla tutela delle libertà e alla verifica dei fatti, alle imprese e al mercato, alla sostenibilità e all’innovazione, all’efficienza dello Stato e alla cooperazione internazionale”, si legge in un comunicato. La storica Testata si rinnova guardando al futuro e presentandosi al grande pubblico in versione digitale con un’informazione ampia, completa e integralmente free (www.ilgiornaleditalia.it). Il Giornale d’Italia venne fondato nel 1901 da Sidney Sonnino e Antonio Salandra, con la direzione di Alberto Bergamini, già redattore del Corriere della Sera. Il suo primo direttore espresse chiaramente la linea da seguire nel primo numero, uscito il 16 novembre del 1901: “Lavoreremo alla conciliazione degli animi, a ravvivare i sentimenti di solidarietà fra tutti gli ordini cittadini, a rialzare le condizioni morali ed economiche delle classi più disagiate, da cui dipende per tanta parte l’avvenire d’Italia” (Anno I, n° 1, 16-17 novembre 1901). Pregevole testimone della storia del Bel Paese, a partire da quel momento il quotidiano ha raccontato l’Italia per oltre un secolo, due guerre mondiali e relativi dopoguerra, periodi bui e di crisi e fasi di rinascita, crescita, fiducia, energia e passione, sempre proteso verso il futuro.
In questi 123 anni il mondo della comunicazione è profondamente mutato: basta citare il ‘salto’ dal lontano 12 dicembre del 1901, quando il Giornale d’Italia raccontò al grande pubblico dell’impresa del genio italiano Guglielmo Marconi, che realizzò la prima trasmissione transoceanica, alla versione digitale della testata con un’informazione ampia, completa e integralmente free. Quotidiano nazionale d’informazione di matrice liberale e senza schieramenti ideologici, si fonda – si legge nel comunicato – sui numeri e sui fatti, con notizie, anteprime, esclusive, approfondimenti, retroscena e commenti. Il tutto, riportato nella sua missione: ‘Far progredire la società e l’impresa tramite un’informazione libera e indipendente, non schierata politicamente, basata sui numeri e sui fatti e non sulle opinioni, con approccio critico, cultura del dubbio e visione d’insieme, con toni moderati, in continuità con i principi della fondazione de Il Giornale d’Italia’. Numerosi editorialisti hanno arricchito l’informazione e la forza de il Giornale d’Italia, da Benedetto Croce a Luigi Pirandello, da Giovanni Pascoli ad Antonio Fogazzaro, a Vilfredo Pareto e Gabriele D’Annunzio.
Fu Benedetto Croce, sulle colonne della storica Testata a parlare di ‘Libertà, innanzi tutto e sopra tutto’ – 10 agosto 1943 – tracciando una direzione chiara e netta alla linea editoriale del Giornale. Questo posizionamento, unitamente alla forza del brand e alla sua autorevolezza, ha consentito al Giornale d’Italia di raggiungere oltre 3 milioni di lettori, di qualità, a livello nazionale; una readership composta da imprenditori, manager, professionisti, decisori e influenzatori di scelte politiche, economiche, di investimento e di acquisto, oltre che 2 milioni di follower sui vari canali social(www.ilgiornaleditalia.it). Il Giornale d’Italia festeggia quindi i suoi 123 anni lunedì 18 novembre presso i nuovi uffici di Palazzo Nerino a Milano in Via San Maurilio 13, ripercorrendo alcune delle tappe più significative e importanti della storia del nostro Paese. Luca Greco, direttore de Il Giornale d’Italia ha dichiarato: “Oggi celebriamo un anniversario straordinario e un traguardo importante che ci proietta verso il futuro: Il Giornale d’Italia spegne 123 candeline e continua nella sua missione di tutela dei valori di base della nostra società, in primis la libertà, il lavoro, l’impresa, l’efficienza dello Stato e la cooperazione internazionale, con metodo e impegno, tramite una rigida analisi dei numeri e dei fatti, utilizzando toni moderati.
In 123 anni il mondo è cambiato radicalmente, l’avvento della tecnologia ha fatto si che l’informazione corresse sempre più veloce, ma ciò che non si è mai eroso con il passare del tempo è la necessità di ricercare la verità e raccontare i fatti distinguendo le notizie dalle opinioni, in un mondo sommerso da informazioni spesso false o manipolate, senza mai ‘sbianchettare’. Il nostro modo di fare giornalismo è fatto di passione, rigore e tenacia. Ringrazio sinceramente il Team che ogni giorno lavora con dedizione ed entusiasmo, svolgendo un ruolo cruciale per il successo del Giornale. E’ dedicata anche e soprattutto a loro l’apertura dei nuovi uffici di Milano, che potranno migliorare l’ambiente di lavoro, l’interazione e il lavoro di squadra, con energia e passione, con le quali dobbiamo svegliarci ogni mattina”. “Guardiamo al futuro con ottimismo in uno scenario sempre più incerto e con continue sfide, che affronteremo sempre con i piedi per terra continuando ad essere un punto di riferimento per tutti voi. Grazie a tutti i lettori ai partner e al team e auguri a Il Giornale d’Italia, continueremo perseguendo i principi di Libertà, innanzi tutto e sopra tutto”, ha aggiunto.
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