Atene (Grecia), 15 giu. (LaPresse/AP) – La polizia greca ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti raccolti davanti al Parlamento ad Atene per protestare contro le nuove misure d’austerità che vengono discusse nell’aula. Sono scoppiati scontri tra la polizia in assetto anti-sommossa e piccoli gruppi di dimostranti che volevano bloccare le attività dei deputati e hanno provato a forzare una porta dell’edificio. Qualcuno ha tirato bottiglie di plastica contro gli agenti, che inizialmente hanno risposto con spray al peperoncino.

In piazza Syntagma si sono raccolte circa 20mila persone, mentre nel Paese è in corso uno sciopero di 24 ore dei principali sindacati dei lavoratori. Alcuni manifestanti hanno trascorso la notte accampati e dalle prime ore del mattino ne sono arrivate altre decine; cortei nel centro della città sono partiti intorno alle 9.

Negli ospedali statali oggi lavorano soltanto gli staff di emergenza, interrotti i servizi di trasporto pubblico e le attività del porto e scioperano anche giornalisti e operatori del servizio d’informazione radiotelevisivo. Funzionano normalmente, invece, i collegamenti aerei, visto che il sindacato dei controllori di volo ha annullato la sua partecipazione allo sciopero.

Il governo ha bisogno di approvare questo mese un nuovo piano di austerity per il 2012-2015 da 28 miliardi di euro per poter continuare a ricevere il pacchetto di aiuti da parte di Fmi e Ue. Per tener fede ai suoi impegni, il premier greco George Papandreou ha abbandonato la promessa di non imporre nuove tasse e ha intrapreso un programma quadriennale di privatizzazioni del valore di 50 miliardi di euro, provocando malcontento fra gli impiegati pubblici. Papandreou dovrebbe incontrare oggi il presidente greco Károlos Papoúlias.

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