Quetta (Pakistan), 30 lug. (LaPresse/AP) – A Quetta, in Pakistan, uomini armati hanno attaccato un minibus con a bordo musulmani sciiti, uccidendo 11 persone e ferendone due. Tra le vittime ci sono anche una donna e due bambini. I passeggeri del bus si stavano dirigendo nella vicina città di Hazara. Gli assalitori sono poi velocemente fuggiti. In Pakistan sono diffuse le violenze religiose. Anche se la maggioranza sunnita vive in pace con la minoranza sciita, esistono gruppi estremisti da entrambe le parti che spesso prendono di mira gli attivisti e i leader dell’altro gruppo.
Solo ieri uomini armati hanno ucciso sette passeggeri a un terminal di bus vicino alla stessa Quetta, capitale del Baluchistan. Le vittime non erano originarie della regione ed erano in attesa di un pullman per raggiungere il vicino Iran. Sempre ieri una bomba è esplosa all’esterno di un campo di calcio nel distretto di Mastung, a sud di Quetta, uccidendo il nipote di un ufficiale di spicco del governo provinciale. La vittima, Mir Akmal Raeesani, nipote di Nawab Mohammed Aslam Raeesani, stava lasciando il campo dopo aver assistito a una partita. Sia il primo ministro che il presidente del Pakistan hanno condannato questo attentato. Il Baluchistan ospita un piccolo movimento separatista che spesso prende di mira pakistani di altre parti del Paese che vivono qui. I separatisti chiedono di aver accesso a una maggiore quantità di denaro ricavato dalle risorse naturali della povera provincia.
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