Seconda falla in piattaforma Shell, disastro nel mare del Nord

Londra (Regno Unito), 16 ago. (LaPresse/AP) – Dopo l’incidente avvenuto alla piattaforma di trivellazione Gannet Alpha nei giorni scorsi, che ha provocato la perdita di oltre 1.300 barili di petrolio nel mare del Nord al largo della Scozia, la Royal Dutch Shell ha riferito di aver scoperto una seconda falla nella struttura. Glen Cayley, direttore tecnico del ramo della compagnia per esplorazione e produzione in Europa, spiega che la nuova fuoriuscita è minore della prima, ma più difficile da controllare. “La piccola perdita – ha detto – è in una posizione scomoda. Queste sono infrastrutture sottomarine complesse ed è particolarmente difficile raggiungerla a causa dell’ampia presenza di vegetazione marina”. “I nostri sommozzatori – ha aggiunto Caley – stanno impiegando diverso tempo per stabilire esattamente da dove provenga la perdita”. La seconda falla sta riversando circa due barili di petrolio in mare al giorno.

La perdita di petrolio in corso è la peggiore dell’ultimo decennio nel Regno Unito. La piattaforma Gannet Alpha, 180 chilometri a est della città di Aberdeen, è gestita dalla Shell e in co-proprietà con la Esso, consociata della statunitense Exxon Mobil.