Tokyo (Giappone), 26 ago. (LaPresse/AP) – Il premier giapponese Naoto Kan si è dimesso dalla guida del partito democratico al governo (Dpj). La decisione era ampiamente attesa visto il calo di popolarità del premier e le critiche ricevute per la gestione della crisi nucleare seguita al terremoto dell’11 marzo, gestione ritenuta priva di leadership. Il partito dovrebbe scegliere lunedì un nuovo leader, che quasi certamente diventerà il prossimo primo ministro del Giappone, il sesto dal 2006. Tra i possibili successori ci sono l’ex ministro degli Esteri Seiji Maehara, il ministro delle Finanze Yoshihiko Noda e il ministro del Commercio Banri Kaieda.
“In circostanze difficili penso di aver fatto tutto quello che dovevo”, ha detto Naoto Kan in un discorso trasmesso in tv. “Adesso vorrei che sceglieste qualcuno di rispettabile come nuovo primo ministro”, ha aggiunto. I politici che intendono proporsi per la leadership del partito presenteranno le loro candidature sabato. Il giorno dopo ci sarà un dibattito e lunedì il Dpj voterà per scegliere il suo nuovo leader, che dovrebbe anche assumere la carica di premier. Il nuovo Gabinetto dovrebbe insediarsi martedì.
Nel suo discorso Kan ha anche chiesto ai democratici di dimostrare unità nella scelta del nuovo leader. “Spero di vedere un partito unito, in cui tutti dai più giovani ai più anziani possano discutere della politica attivamente e in modo libero e in cui ci sia collaborazione”, ha detto. Naoto Kan, 64 anni, è stato criticato per la gestione del post terremoto.