Huntsville (Texas, Usa), 16 set. (LaPresse/AP) – La Corte suprema degli Stati Uniti ha bloccato l’esecuzione di John Buck, condannato a morte per il duplice omicidio dell’ex fidanzata e di un uomo che si trovava con lei, avvenuto in Texas 16 anni fa. I suoi avvocati avevano contestato la pena, sostenendo che fosse viziata da preguidizi razziali. Il 48enne Buck avrebbe dovuto essere giustiziato nella notte italiana tramite iniezione letale. Uno dei punti contestati era la testimonianza di uno psicologo, secondo cui le persone di colore sarebbero più propense a commettere violenze. Una richiesta simile, per bloccare la sentenza, era stata avanzata anche dal governatore del Texas Rick Perry, uno degli otto candidati del Partito repubblicano in corsa per le primarie che decreteranno lo sfidante di Barack Obama alla presidenziali 2012. “Lodate il Signore! Dio è degno di ogni lode. La misericordia di Dio trionfa sul giudizio. Mi sento bene”, ha commentato Buck alla notizia della sospensione dell’esecuzione, parlando al portavoce del dipartimento di Giustizia criminale del Texas.
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