Gauhati (India), 19 set. (LaPresse/AP) – Sono saliti a 50 i morti per il terremoto che ieri ha colpito un’area dell’Himalaya compresa fra India, Nepal e Tibet. Almeno 25 persone sono morte nello Stato indiano nordorientale di Sikkim, altre 11 sono rimaste uccise nei vicini Stati di Bihar e Bengala occidentale e sette sono morte in Nepal. L’agenzia di stampa statale cinese Xinhua, inoltre, riferisce che sette persone sono rimaste uccise in Tibet.

L’epicentro del sisma si trovava nello Stato indiano di Sikkim, vicino al confine con il Nepal. La maggior parte delle vittime è morta perché le case, già indebolite dalle recenti piogge, sono crollate per via del forte terremoto. I soccorritori stanno ancora cercando di estrarre corpi dalle macerie con pale e anche a mani nude. Il premier indiano Mohammed Singh ha convocato una riunione d’emergenza dell’autorità nazionale per la gestione dei disastri. L’area è stata colpita anche in passato da terremoti, tra cui quelli del 1897 e del 1950.

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