Karachi (Pakistan), 19 set. (LaPresse/AP) – Un attentatore suicida si è fatto esplodere fuori dall’abitazione di un alto funzionario della polizia a Karachi, in Pakistan, e otto persone sono morte. L’attacco è stato rivendicato dai talebani pakistani. Il funzionario preso di mira è Chaudry Aslam, che lavora nel dipartimento di investigazione criminale incaricato proprio del giro di vite sui talebani. Aslam è rimasto illeso e dopo l’esplosione è comparso su una tv locale. “Questo è un atto vile, non sono spaventato e non li risparmierò”, ha detto Aslam riferendosi ai talebani.

Tra le vittime ci sono sei poliziotti e una mamma con la figlia. Quando l’esplosione è avvenuta, stamattina, molti bambini stavano andando a scuola. Lo scoppio, avvenuto in un’area residenziale, ha lasciato un cratere profondo almeno tre metri davanti alla casa del funzionario e ha fatto rompere i vetri di abitazioni e automobili vicine. Per l’attacco sarebbero stati usati almeno 200 chilogrammi di esplosivo. La tv locale ha mostrato immagini di macerie e di ambulanze nei pressi del luogo dell’esplosione.

A rivendicare l’attentato è stato un presunto portavoce dei talebani pakistani, Qari Nusrat. “I nostri uomini a Karachi hanno portato a termine questo attacco”, ha detto per telefono ad Associated Press. Nusrat ha detto di trovarsi nell’area tribale del Sud Waziristan al confine con l’Afghanistan e ha riferito che il portavoce ufficiale dei talebani, Ahsanullah Ahsan, lo ha incaricato di contattare i media per rivendicare l’attentato.

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