Santiago (Cile), 29 set. (LaPresse/AP) – Un tribunale cileno ha deciso che il governo di Santiago dovrà pagare 20mila dollari ai familiari di Luis Soto Repiso, un tassista morto nel terremoto del febbraio del 2010 dopo che le autorità avevano erroneamente riferito che non ci sarebbe stato uno tsunami. Molte delle vittime della scossa di magnitudo 8,8 morirono a causa delle enormi onde provocate dallo tsunami lungo la costa. Soto Repiso era una delle persone uscite di casa perché tranquillizzate dal governo che non c’era rischio di tsunami. L’avvocato Ximena Hassi ha detto che il governo presenterà appello contro la decisione che, se confermata, potrebbe incoraggiare altre persone a presentare denunce analoghe. Il bilancio ufficiale delle vittime del terremoto dell’anno scorso è di 524 persone morte, di cui 156 a causa dello tsunami. Altre 46 persone risultano disperse.
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