Mosca (Russia), 4 ott. (LaPresse/AP) – Il primo ministro russo Vladimir Putin ha proposto l’istituzione di un’Unione euroasiatica composta dalle ex nazioni sovietiche che diventerebbe un’importante protagonista nella politica mondiale. In un articolo pubblicato oggi sul quotidiano Izvestia, Putin ha negato che la proposta rappresenti un tentativo di formare nuovamente l’impero sovietico, ma ha comunque definito la caduta dell’Urss come “la più grande catastrofe geopolitica del ventesimo secolo”. L’Unione euroasiatica, ha aggiunto il premier, emergerebbe come “uno dei poli del mondo moderno”.
All’inizio dell’anno Russia, Bielorussia e Kazakistan hanno già formato un’alleanza economica che ha rimosso le barriere doganali per gli scambi commerciali e dal primo gennaio 2012 saranno introdotte norme per un mercato unificato. Putin ha già annunciato che anche Kirghizistan e Tagikistan entreranno a far parte del gruppo.
“Non ci sono discussioni sul ritorno all’Urss in un modo o in un altro”, ha detto Putin nell’intervista. “Sarebbe ingenuo cercare di istituire nuovamente o copiare qualcosa che appartiene al passato”, ha aggiunto il premier, spiegando però che “un’integrazione stretta basata su nuovi valori e fondamenta economiche e politiche è un’esigenza per l’epoca attuale”. Putin, che con tutta probabilità vincerà le elezioni di marzo prossimo e tornerà a essere il presidente della Russia al posto di Dmitry Medvedev, ha descritto la sua idea di Unione euroasiatica come “un legame efficiente tra l’Europa e la dinamica regione dell’Asia Pacifica”.
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