Ginevra (Svizzera), 6 ott. (Lapresse/AP) – Sono oltre 2.900 le persone rimaste uccise in Siria dall’inizio delle rivolte antigovernative. Lo rende noto l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhchr). Il portavoce dell’Alto commissario Onu per i diritti umani, Rupert Colville, ha precisato che i nomi delle persone morte nella repressione sono stati tutti confermati da “fonti affidabili” che si trovano dentro e fuori la Siria. Le vittime comprendono sia civili che membri delle forze di sicurezza. La stima dei morti in Siria secondo l’Onu è aumentata di circa 200 persone dall’inizio di settembre.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata