Mosca (Russia), 7 ott. (LaPresse/AP) – A cinque anni esatti dalla morte di Anna Politkovskaya, gli investigatori russi hanno depositato le accuse formali contro Lom-Ali Gaitukayev, uomo originario della Cecenia accusato di aver organizzato l’omicidio della giornalista della Novaja Gazeta. Gli investigatori presenteranno anche nuove accuse contro il sospetto esecutore, Rustam Makhmudov, e altri presunti complici arrestati in precedenza. Ancora nessuna parola però sui possibili mandanti dell’assassinio. La Politkovskaya, feroce critica del Cremlino e delle sue politiche in Cecenia, fu uccisa con un colpo di arma da fuoco nell’ascensore del palazzo in cui viveva a Mosca, proprio il 7 ottobre 2006. L’omicidio portò l’attenzione sulle violenze e le minacce contro i giornalisti in Russia, sollevando il sospetto che le autorità fossero coinvolte.

Nel 2009 due fratelli di Makhmudov, Dzhabrail e Ibragim, e un altro sospetto, l’ex ufficiale della polizia Sergei Khadzhikurbanov, sono stati processati per l’omicidio, ma riconosciuti non colpevoli. La Corte suprema russa ha poi rovesciato l’assoluzione e rimandato il caso ai procuratori. Inoltre erano stati arrestati Rustam Makhmudov e lo zio Gaitukayev. La Commissione investigativa spiega che presenterà nuove accuse contro Khadzhikurbanov, ancora agli arresti, e i due fratelli Makhmudov, rilasciati ma con il divieto di lasciare la città.

Il giornale Novaja Gazeta, per cui la Politkovskaya lavorava, ha accolto con piacere l’arresto dei sospetti, ma ha sottolineato gli scarsi progressi nella ricerca dei mandanti. Critiche in questo senso sono arrivate anche dal figlio della giornalista, Ilya. “Cinque anni dopo – ha dichiarato all’agenzia Ria Novosti – abbiamo solo i sospetti accusati di aver portato a termine l’omicidio. Poteva essere fatto molto prima, si è perso un sacco di tempo”. La Politkovskaya fu uccisa proprio nel giorno del compleanno di Vladimir Putin, al tempo al suo secondo mandato come presidente, e questo ha alimentato le voci sul possibile coinvolgimento delle autorità, inferocite contro i reportage della giornalista sulle violenze in Cecenia. Putin rilasciò dichiarazioni sulla sua morte alcuni giorni dopo l’omicidio, dicendo che la donna aveva poca influenza e il suo assassinio ha fatto più danni alla Russia di quando non avessero fatto i suoi articoli. Putin, che oggi compie 59 anni, è oggi primo ministro ma annunciato la sua nuova candidatura come presidente per il prossimo anno.

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