Beirut (Libano), 7 ott. (LaPresse/AP) – Le truppe siriane hanno recintato le moschee della città centrale di Rastan per evitare le tradizionali proteste che scoppiano ormai da mesi dopo le preghiere di mezzogiorno del venerdì. Lo riferiscono l’attivista siriano Mustafa Osso e i Comitati di coordinamento locali, gruppo che aiuta a organizzare e documentare le rivolte nel Paese. Decine di agenti di sicurezza del regime hanno circondato i luoghi di culto della città diventata uno dei simboli del dissenso contro il presidente Bashar Assad. La scorsa settimana le truppe governative hanno ripreso il controllo di Rastan dopo cinque giorni di combattimenti contro soldati disertori.
Gli esponenti dell’opposizione hanno convocato per oggi manifestazioni nella città centrale per mostrare supporto al Consiglio nazionale siriano istituito a Istanbul domenica scorsa. Il gruppo, che ha l’obiettivo di unificare il movimento dissidente molto frammentato, comprende attivisti siriani che abitano in Siria o all’estero.
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