Terremoto in Turchia, almeno 279 le vittime

Ankara (Turchia), 24 ott. (LaPresse/AP) – Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7.2 ha colpito ieri la zona orientale della Turchia e secondo l’ultimo bilancio del governo i morti sono sinora 279 e oltre un migliaio i feriti. Circa 80 palazzi multipiano sono crollati a Ercis e il numero delle vittime potrebbe ulteriorimente aggravarsi. Infatti secondo la stima dell’osservatorio turco di Kandilli, basata sulla forza del sisma e sull’edilizia dell’area coinvolta, il bilancio potrebbe aggirarsi tra 500 e mille decessi. Secondo quanto ha riferito il ministro dell’Interno del Paese, Idris Naim Sahin, nella città di Ercis i morti sono 117, mentre nella città di Van sono circa 100.

Le città più devastate sono state proprio Ercis e Van. Secondo la Mezzaluna rossa, in questi due centri sono crollati circa 80 edifici: 65 sono quelli andati in macerie a Ercis, dove è collassato anche un dormitorio, una decina le strutture che non hanno retto alla scossa a Van. I soccorritori della Mezzaluna rossa sono al lavoro a Ercis, dove hanno estratto dalle macerie del dormitorio e in un palazzo di otto piani diverse persone ferite. “Mia moglie e mio figlio sono dentro! Mio figlio di 4 mesi è dentro!”, ha gridato ieri un uomo ripreso dalle telecamere della Cnn-Turk. Testimoni hanno visto otto persone recuperate dalle macerie, ma numerose scosse di assestamento hanno reso più difficili le operazioni di recupero. “Ci sono così tanti morti. Diversi edifici sono crollati. C’è una grandissima distruzione. Abbiamo urgente bisogno di aiuto, abbiamo bisogno di medici”, ha detto il sindaco di Ercis Zulfikar Arapoglu parlando all’emittente Ntv.

A Van, invece, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Anatolia, i soccorritori stanno provando a raggiungere alcune persone che si crede siano rimaste intrappolate sotto le macerie di un palazzo di sette piani. Crolli di edifici si sono registrati anche nelle province di Bitlis e Mus. In quest’ultima i minareti di due moschee sono caduti. Ancora nessuna notizia su possibili danni alla chiesa armena di Akdamar, risalente al decimo secolo, arroccata su un isolotto roccioso del Lago di Van.

La scossa si è registrata ieri alle 13.41 (le 12.41 in Italia), con epicentro nel villaggio di Tabanli, nella stessa provincia orientale di Van, al confine con l’Iran. Nelle tre ore successive al sisma principale si sono susseguite numerose scosse di assestamento di forte magnitudo, due delle quali di 5,6. La scossa principale è stata avvertita anche in diverse città dell’Iran, come Salmas, Maku, Khoi, e ha causato crepe in alcuni edifici e il taglio delle linee telefoniche a Chaldoran. Ma a tremare sono stati anche i palazzi della capitale armena Erevan, che si trova a circa 160 chilometri da Ercis. Nel 1988 l’Armenia fu vittima di un terribile sisma che provocò la morte di 25mila persone.

I terremoti sono un fenomeno frequente in Turchia. Nel 1999, 18mila persone morirono in seguito a due potenti scosse che colpirono il nordovest del Paese. Nel marzo 2010 un terremoto di magnitudo 6,0 uccise 51 persone nell’est, mentre nel 2003 una scossa di magnitudo 6,4 ha provocato la morte di 177 persone nella città di Bingol, nel sudest. Il peggior sisma del ventesimo secolo in Turchia risale al 1939 a Erzincan e causò circa 160mila vittime.