Sanaa (Yemen), 25 ott. (LaPresse/AP) – Due persone sono morte a Sanaa, capitale dello Yemen, quando le truppe di sicurezza hanno aperto il fuoco sui manifestanti scesi nuovamente in strada per chiedere le dimissioni del presidente Ali Abdullah Saleh. Secondo quanto riferisce Mohammed al-Qubati, medico di un ospedale da campo, oltre alle due vittime almeno 40 persone sono rimaste colpite da pallottole e altre decine hanno riportato problemi al sistema respiratorio a causa dei gas lacrimogeni lanciati dai soldati. Gli scontri sono scoppiati in particolare tra truppe fedeli a Saleh e soldati disertori leali al maggior generale Ali Mohsen al-Ahmar, passato all’opposizione.

Le proteste sono iniziate già in mattinata nella capitale, dove i dimostranti hanno marciato verso piazza del Cambiamento, nome dato al luogo da cui sono partite le rivolte contro Saleh a febbraio. “Le persone vogliono perseguire il macellaio”, hanno urlato i manifestanti, chiedendo un processo contro Saleh per la sanguinosa repressione del dissenso. Alcuni hanno mostrato poster che facevano riferimento a Muammar Gheddafi con la scritta: ‘Dopo la sua morte, ora tocca a Saleh ascoltare il suo popolo’. Gli spari delle forze di sicurezza hanno costretto la folla ad allontanarsi dalle strade che circondano la piazza.

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