Il Cairo (Egitto), 6 nov. (LaPresse/AP) – Almeno cinque persone sono state uccise ieri a Homs, in Siria, quando i carri armati dell’esercito del regime del presidente Bashar Assad hanno bombardato la città. Lo hanno fatto sapere l’Osservatorio siriano per i diritti umani e i Comitati di coordinamento locali. Si tratta di nuove violenze, dopo il piano di pace proposto dalla Lega Araba e accettato da Damasco. Che, però, a soli due giorni non lo rispetta. Ieri il segretario generale della Lega, Nabil Elaraby, ha messo in guardia: il fallimento del piano con cui mettere fine alle violenze in Siria avrebbe conseguenze disastrose. Ha espresso inoltre “profonda preoccupazione e dispiacere per il proseguimento della violenze in tutta la Siria”. Ieri le forze di sicurezza siriane hanno ucciso oltre 15 manifestanti antigovernativi, che dimostravano insieme ad altre migliaia in molte città del Paese per chiedere la destituzione del presidente Bashar Assad e del suo regime. Elaraby ha messo in guardia in modo chiaro: “Il fallimento della soluzione araba avrà conseguenze disastrose sulla Siria e sulla regione”. Ha inoltre chiesto al governo siriano di prendere “immediate misure con cui proteggere i civili”.

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